Gianluigi Buffon è intervenuto alla giornata inaugurale del Festival dello Sport di Trento, giunto alla quinta edizione. Il 44enne portiere del Parma non sembra minimamente pensare al ritiro: “Mi sento ancora forte e competitivo, ho un’età alla quale posso fare quello che voglio e non voglio andare al centro commerciale – afferma il campione del mondo 2006 – Sono diventato la cavia di me stesso, sposto l’asticella sempre più in là e lo faccio con una dimensione più intima, non a caso sono tornato a Parma in Serie B.” A chi gli chiede se la Champions sia diventata negli anni un’ossessione irraggiungibile, Buffon risponde: “So quanto valgo al di là delle vittorie, sia come calciatore che come uomo. E’ stato bellissimo aver cercato di vincerla, ma non averla vinta non è un dramma sportivo o personale.”
Nessun limite per il ritiro e nemmeno per il futuro: “Potevo fare sette Mondiali e ne ho fatti cinque? Non mi pongo limiti, mi piace stupirmi e stupire. Non è detta l’ultima parola, mi affido al destino.“ Una battuta infine anche su Federer, che chiude la carriera proprio in questi giorni: “Per uno come Federer si pensa che la vita dovrebbe regalargli l’elisir dell’immortalità, è una di quelle icone sportive per le quali la vita di ognuno di noi si ferma per un attimo.”