L’attaccante belga sotto accusa dopo le ultime prestazioni: per il Napoli e Antonio Conte c’è un nuovo problema da affrontare
C’è un caso Lukaku al Napoli ed è esploso in tutta la sua importanza contro la Lazio. Il belga è apparso fuori contesto, avulso dal gioco, incapace di essere un punto di riferimento per gli azzurri.
I numeri finora sono dalla sua parte, con il bottino di cinque gol e cinque assist in quindici presenze, ma le statistiche nel calcio non sono tutto. Non lo sono se la sensazione che si trasmette è quella di un Lukaku lontano anni luce dal calciatore determinante ammirato nella sua prima esperienza all’Inter, quella con Antonio Conte in panchina.
Quel Lukaku non c’è più, è da tempo che il 31enne di Antwerpen non sfodera prestazioni in linea con quell’annata magica e forse di questo era consapevole lo stesso allenatore salentino. Il vero problema è che l’attaccante non assomiglia neanche alla sua versione romana, quella dei 21 gol in 47 partite e di una presenza che comunque in campo si sentiva.
Il Lukaku napoletano, invece, deve ancora integrarsi in campo con i nuovi compagni: fatica a dialogare con Kvaratskhelia, non riesce a fare da apripista agli inserimenti di McTominay e a pagarne le conseguenze è l’attacco partenopeo.
Il caso Lukaku tormenta il Napoli
Se i numeri nel calcio non sono tutto, qualcosa però anche lasciano capire e il Napoli ultimo per numero di gol tra le grandi qualcosa vorrà pur significare.
E di questo avviso è anche Antonio Cassano che a Viva el Futbal, diretta che lo vede al fianco di Adani e Ventola, si esprime anche sul momento complicato di Lukaku e lo fa con una frase che assomiglia tanto ad una sentenza senza appello. Se per l’ex attaccante “il lavoro di Conte finora è stato stratosferico“, non lo stesso si può dire del belga: “Il Napoli sta giocando con un giocatore in meno: Lukaku. Questo è un grande problema – le parole di Cassano – non so se Conte avrà mai quello che ha avuto all’Inter“.
Bocciatura netta che è la stessa che serpeggia anche tra i tifosi del Napoli. I fischi del Maradona al cambio domenica sera sono stati un chiaro segnale dell’insoddisfazione che caratterizza l’ambiente partenopeo. Un ambiente che sogna lo scudetto dopo due mesi in testa alla classifica, ma che sa che per vincere servono anche i gol e il contributo di Lukaku. Quelli che nelle ultime partite sono mancati, facendo perdere il primo posto e scattare l’allarme per il resto della stagione.