Dopo che il Superiore tribunale di giustizia brasiliano ha omologato la sentenza della giustizia italiana, Robinho è stato trasferito in carcere. L’ex calciatore è stato infatti giudicato colpevole di stupro di gruppo nei confronti di una ragazza (i fatti risalgono al 2013, a Milano) ed è stato condannato a 9 anni di reclusione, che sconterà nel paese sudamericano. Dopo l’arresto, Robinho è già stato trasferito in carcere, più precisamente nel complesso penitenziario di Tremembé, nell’entroterra dello Stato di San Paolo. La particolarità di Tremembé è che è conosciuta come la ‘prigione dei famosi‘: qui infatti scontano o hanno scontato la propria pena tanti personaggi di spicco i cui reati hanno avuto un impatto nell’opinione pubblica e quindi correrebbero dei rischi nelle prigioni comuni. Un esempio recente è Edinho, figlio di Pelé ed ex portiere del Santos, condannato per riciclaggio di denaro.
Robinho trascorrerà i primi giorni di detenzione in una cella singola. Il giocatore e chi lo circonda ha infatti dubbi e timori per l’integrità fisica” del calciatore, come dichiarato alla Cnn dall’avvocato, José Eduardo Alckmin. La difesa, in particolare, teme che Robinho sia esposto a ricatti e maltrattamenti, e si richiede inoltre di annullare la detenzione, passando ai domiciliari.