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La Procura Generale della Repubblica brasiliana ha comunicato che ci sarà la possibilità che Robinho possa scontare in patria la condanna a nove anni di carcere comminata all’ex giocatore del Milan in Italia nel dicembre 2020. I fatti risalgono al 2013, quando Robinho fu accusato di stupro da una ragazza di origini albanese dopo una serata in discoteca. Nei mesi scorsi era stata negata l’estradizione, con la giustizia italiana che avrebbe voluto che il brasiliano scontasse oltreoceano la condanna.
Adesso però la Procura brasiliana ammette la possibilità che Robinho possa scontare la pena in Brasile. Una decisione alla quale ribattono i legali dell’ex Real Madrid e Manchester City, secondo cui la raccolta delle prove in Italia era avvenuta in un modo non conforme alle leggi brasiliane. Il procuratore generale, Carlos Frederico Santos, ribatte però spiegando che la decisione è in linea con la costituzione federale e l’impegno del Brasile a cooperare legalmente con gli altri paesi.
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