La Corte suprema brasiliana sta analizzando, con procedimento virtuale, due richieste di libertà presentate dagli avvocati dell’ex attaccante, tra le altre del Milan, Robson de Sousa, detto Robinho, che da marzo si trova recluso nel penitenziario di Tremembé, per scontare la condanna definitiva a nove anni di carcere per lo stupro di gruppo di una donna albanese avvenuto nel 2013 in una discoteca di Milano. La sentenza è stata pronunciata dalla giustizia italiana e i legali dell’ex calciatore hanno chiesto il riesame del caso, sostenendo che non spetta alla Corte suprema ordinare che la pena venga scontata immediatamente. Il 26 novembre sarà emesso un verdetto definitivo.