L’ex calciatore di Real Madrid, Roma e Villareal Cicero Joao de Cezare, noto come Cicinho, si è raccontato al quotidiano “Estado de Sao Paulo”, soffermandosi sui suoi problemi con l’alcool, durati circa vent’anni. “Ho iniziato a bere tra i 13 e i 14 anni, quando sono andato al Botafogo di Ribeirao Preto. Mi hanno detto che la birra era buona e ho cominciato a berla. Ne bevevo circa dieci al giorno perché non avevo soldi, ma poi ho iniziato a bere di tutto” ha rivelato Cicinho, ritiratosi dall’attività agonistica nel 2017.
Dall’alcol, poi, Cicinho è caduto anche nella trappola del fumo: “Ho fumato per 11 anni, dal 1999 al 2010. Fumavo solo quando bevevo, ma poiché bevevo sempre…“. Fortunatamente, a salvare il calciatore brasiliano ci hanno pensato la moglie Marry De Andrade, sposata con doppio rito, civile e religioso, ed il calcio: “Sono sempre stato innamorato del calcio. Quando Dio fa un regalo e non sappiamo come gestirlo, è perché c’è qualcosa che non va. Non avevo più piacere ad entrare in campo, allenarmi e concentrarmi“. Adesso l’alcool rappresenta solo una parentesi negativa nella sua vita, ma piuttosto che continuare a giocare a calcio preferisce parlare ai giovani di questo tema molto delicato.