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“Adesso faccio il nonno a tempo pieno. Ho quattro nipoti, due maschi, due femmine. Due li porto alla scuola calcio, una bimba a nuoto”. Roberto Boninsegna alla soglia degli 80 anni si concede un’intervista all Gazzetta dello Sport in cui parla della sua attuale vita da nonno ma anche del suo formidabile passata da calciatore: “Io volevo l’Inter perché ero interista. E ho giocato e ho segnato per sette anni. Sono stato benissimo, ho lottato e vinto con la squadra del mio cuore”, dice. Poi, un giorno, la cessione alla Juventus e la sua risposta al presidente dell’epoca Ivanoe Fraizzoli: “No presidente, no. Alla Juve ci va lei. E lui ha insistito dicendo che era stata la società a cedermi, che non poteva farci niente. Ma come? la società era lui. Sono andato. Cosa dovevo fare? Allora non si poteva rifiutare. Boniperti mi voleva a tutti i costi: ho vinto due scudetti e una coppa Uefa”.
Ma c’è spazio anche per il calcio attuale: “L’Inter è da Scudetto, lotterà per vincerlo. L’ho vista con la Roma, una gran bella squadra. Lautaro è formidabile, uno dei migliori d’Europa. È da Pallone d’oro Thuram è un giocatore di valore, ha fatto un gol molto bello”. E le rivali? “Deve stare attenta alla Juve – conclude Boninsegna -. Sarà un duello fra loro due. Vlahovic è un bel centravanti”.
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