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La Squadra Mobile della Polizia di Bologna ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari per lesioni gravi e aggravate nei confronti di quattro 20enni di origine magrebina che, stando ai risultati emersi dalle indagini, coordinate dal pm Nicola Scalabrini, nella notte tra il 6 e il 7 novembre dello scorso anno, aggredirono un calciatore della Primavera del Bologna prima all’interno e poi all’esterno di una discoteca della città emiliana. L’atleta 20enne stava trascorrendo una serata con altri compagni di squadra al ‘Numa’ di via Maserati: come ricostruito dagli investigatori, ascoltando i racconti dei presenti e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza, per futili motivi è scoppiata una discussione con i quattro giovani che hanno picchiato la vittima.
Il gruppo era stato allontanato dalla vigilanza in servizio nel locale. Ma i fatti si sono ripetuti all’esterno del locale, quando il 20enne è uscito dalla discoteca per raggiungere l’auto della madre. E’ stato accerchiato, fatto cadere a terra e picchiato dai quattro coetanei. Un’aggressione che gli ha provocato la frattura della mandibola. Trasferito all’ospedale per le cure e per un intervento chirurgico, il calciatore ha avuto 40 giorni di prognosi. Le indagini scattarono subito dopo il violento episodio, e il questore Isabella Fusiello, tenendo conto anche di altri episodi accaduti nel locale, dispose la chiusura della discoteca per 12 giorni.
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