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Pasquale Marino si è presentato nella giornata della conferenza stampa come nuovo tecnico del Bari. Il tecnico ha parlato di come vorrebbe vedere nelle prossime uscite la sua nuova squadra. Anche Polito, ds dei pugliesi, ha voluto congedare definitivamente Mignani.
Queste le parole di Marino: “Dobbiamo giocare in modo sbarazzino, con la mente libera. Vengo con grande voglia. E con l’obiettivo di fare giocare la squadra in modo gradevole. Voglio dare alla squadra concetti ben precisi, cercando il giusto abito tattico per l’organico a disposizione. Si può fare un 4-3-3, o anche schierare una difesa a tre. Mi piace in ogni caso un calcio aggressivo, propositivo e fatto di palleggio e verticalizzazioni, in cui tutti sappiano cosa fare in campo. Quando si sostituisce un collega che ha fatto così bene le responsabilità aumentano. In questi due giorni ho parlato singolarmente ai ragazzi. Arrivare a pochi secondi dalla promozione lascia purtroppo qualche scoria. Mi è capitato di allenare squadre retrocesse e non è stato mai facile. Anzi, mancare la serie A è pure peggio. Non ho ricevuto proposte soddisfacenti. E alla mia età non si deve per forza strappare un contratto. Eppure la scelta di Bari è arrivata in un momento in cui il tempo non passava mai. Con il ds Polito ci siamo sentiti spesso. Anni fa vedevamo una partita insieme del Bari e gli dissi: ‘Quanto mi piacerebbe allenarlo‘”.
Polito: “È un allenatore che insegna calcio. Ha l’entusiasmo di un ragazzino. Ho puntato su di lui perché questa squadra aveva bisogno di concetti diversi. Anche se esonerare Mignani è stata la scelta più difficile della mia pur breve carriera. L’ho fatto per cercare una svolta in occasione della sosta, nonostante l’ottimo rapporto con il vecchio tecnico e una situazione di classifica che non era certo disastrosa“.
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