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Mario Balotelli è stato ospite al podcast di Fedez, ‘Muschio Selvaggio’, ed è lì che ha parlato di alcuni avvenimenti passati. “Sarei potuto andare alla Juventus dopo gli anni al City, ma non ci sarei mai andato. Ho avuto un appuntamento a Torino con Marotta, Nedved e Conte. Raiola aveva parlato con la dirigenza, c’era l’offerta. Al ritorno da Torino, Mino chiama Galliani, gli dice che mi stava mandando alla Juve e così ho scelto il Milan. La Juve è sempre stata la mia antagonista, anche se è troppo forte”.
Balotelli ricordando però la sua esperienza in nerazzurro ha commentato: “Amo l’Inter ancora oggi, devo tutta la mia carriera al club e Moratti”. E su Mourinho: “E’ simpaticissimo, a volte parliamo ancora. Entrambi abbiamo un carattere difficile da gestire, a volte andavamo allo scontro, ma era uno scontro paterno, come figlio e padre. Un giorno partiamo da Appiano Gentile per andare a giocare a Catania, sul pullman ho avuto una discussione con Mourinho: sono sceso, ho preso la macchina e sono tornato a casa. Ma tuttora ho un buon rapporto con lui”.
L’attaccante ha continuato parlando di Materazzi e Totti: “Marco? L’ho sempre considerato un fratello maggiore. Totti lo rispetto tantissimo, gli voglio bene. Ha fatto la storia del calcio italiano”. Infine un pensiero sui giocatori più forti attualmente: “Il giocatore più forte è ancora Messi. Haaland e Mbappe, se hanno la testa giusta, per i prossimi 10 anni saranno i prossimi Messi e Ronaldo. Mi piacciono tanto anche Leao e Osimhen. Per me questi quattro possono fare la storia del calcio”.
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