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Roberto Baggio ripercorre la sua carriera in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera. “La mia ultima partita è stata il 16 maggio contro il Milan. Appena finita sono partito in Argentina. Ero deluso perché non avevo segnato, ci tenevo. Sono andato via per starmene in pace” ha raccontato Baggio sull’ultimo periodo prima del ritiro. “La mia carriera è stata di sofferenza – ha proseguito Baggio -. Mi ricordo gli ultimi tempi: mi dava fastidio non poter fare le cose assieme ai miei compagni per i miei acciacchi. Sembrava fossi un privilegiato e invece ero uno sfigato che non vedeva l’ora della domenica per giocare perché poi sarebbe venuto l’incubo, il lunedì o il martedì, con le ginocchia che si gonfiavano“. Baggio rivela anche di soffrire ancora: “Sì, faccio fatica a fare anche un po’ di corsa: inizia a far male il tendine, la caviglia, il polpaccio“. Le sue ultime sfide sono state “uno strazio“, spiega l’ex calciatore -. Tornavo a casa e avevo problemi alle gambe. Mia moglie, che sapeva tutto, scendeva giù a darmi una mano e io mi attaccavo alla portiera“.
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