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“Le regole di autorizzazione che la Uefa ha adottato in maniera affrettata pochi giorni prima dell’udienza di luglio 2022 davanti alla Corte di Giustizia europea violano le sentenze di oggi in modo palese e in quasi tutti gli aspetti”. Così, in una nota ufficiale, l’avvocato sportivo e legale della Superlega Jean-Louis DuPont. “Nella sentenza Isu, la Corte chiarisce che il Tas non rispetta il principio dell’UE della tutela giudiziaria effettiva. In definitiva, i club devono sempre avere accesso ad una vera giurisdizione statale di uno Stato Membro. Secondo le regole di autorizzazione dell’Uefa, il Tas è l’unica ed è per appellarsi al rifiuto della Uefa stessa. Oppure, nella sentenza sulla Superlega, la Corte afferma che i concorrenti devono essere messi sullo stesso piano della Uefa. Allo stesso tempo, queste regole di autorizzazione della Uefa stabiliscono che i concorrenti non possono avere accesso a nessun club che si qualifica per la Champions League”, continua DuPont.
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