
Campo da calcio e pallone - Foto Pixabay Creative Commons Zero (CC0)
“La morte di Diego Maradona sta generando guadagni a terze persone che non sono gli ereditieri. Si tratta di gente che stranamente ha firmato un contratto per ottenere benefici dopo la sua morte e che adesso vive di lui”. Queste le dichiarazioni di Fernando Burlando, legale delle figlie di Diego Armando Maradona (Dalma e Gianinna), riferendosi indirettamente alle sorelle della leggenda del calcio argentino venuto a mancare il 25 novembre del 2020. I nomi e i cognomi dei diretti interessati ricadono su Rita Nora, Claudia Nora, sorelle di Maradona, e all’avvocato Matias Morla. I tre sono indagati, in un’inchiesta separata a quella riguardante il decesso del Diez, per la presunta appropriazione illegale dei diritti di immagine dell’ex calciatore del Napoli. “Lo staff medico è colpevole di omicidio doloso. Quando qualcuno è consapevole che la persona che ha in cura rischia di morire e non fa nulla per evitarlo si tratta di un omicidio”, insiste Burlando, che ha citato in maniera implicita le chat tra i medici di Maradona rinvenute qualche giorno prima della sua morte in cui discutevano dell’imminente decesso del paziente.
Pochi giorni fa l’udienza sull’autopsia
“È stata una giornata sicuramente dura ma importante per illustrare al tribunale quello che emerge con sempre maggiore chiarezza, cioè la quantità di liquidi che Diego aveva accumulato nel corpo”, ha affermato all’uscita del tribunale Burlando riguardo l’udienza del 27 marzo durante la quale è stato esibito il filmato dell’autopsia e hanno testimoniato i medici legali che l’hanno eseguita. “C’era liquido nei polmoni e in altre cavità. Questo dimostra che l’edema che aveva Diego non era prodotto di un’emergenza improvvisa perché una tale quantità di liquido non si produce in poche ore e quindi si poteva evitare. Da quello che è emerso, la sua agonia non è durata 12 ore ma molto di più, è iniziata almeno il 18 novembre”, ha aggiunto Burlando. L’udienza non è stata trasmessa in diretta e non sono state divulgate le immagini mostrate durante i lavori di qualche giorno fa.