Calcio

Avvio da horror e grande reazione: l’Italia batte in rimonta l’Albania, gestione finale rivedibile

Italia esultanza
Italia esultanza - Foto Sergio Ruiz / pressinphoto / Sipa USA

L’Italia batte l’Albania, la paura e l’ansia da prestazione: anche i campioni in carica rispondono a Spagna e Germania, a modo loro, e adesso gli ottavi di Euro 2024 distano di fatto appena un punto. Missione compiuta per la Nazionale, anche se è stato necessario prendere un cazzotto violentissimo e prematuro per costruire un gran primo tempo: non c’è la controprova, ma l’obbligo di reagire ha fatto sì che saltasse ogni schema e probabilmente gli azzurri hanno tirato fuori tutto quello che avevano.

E’ così che il gol di Bajrami dopo mezzo minuto, frutto di un disastroso errore di Dimarco con una rimessa laterale inspiegabile, diventa solo un ricordo grazie a Bastoni e Barella, altri due interisti che riscattano il pasticcio del compagno. E purtroppo un altro nerazzurro come Frattesi, il goleador della gestione Spalletti, prende un palo e non la chiude prima dell’intervallo. Il grande sforzo, psicologico e fisico, per sistemare subito le cose, viene un po’ pagato nella ripresa, dove la squadra ci mette voglia sì, ma anche parecchia confusione, non rendendosi quasi mai pericolosa e anzi rischiando a ridosso del recupero con la vecchia conoscenza del calcio italiano, Rey Manaj, che trova un tocco di spalla di Donnarumma che ci salva, peraltro non visto dal solito Zwayer per nulla all’altezza di questi palcoscenici, anche se alla fine innocuo e meno protagonista del solito.

E’ la vittoria del gruppo, della sofferenza, della capacità di reagire ma con ordine. L’Italia con coraggio e gioco viene a capo di una partita complicata, giocata in un ambiente ostile e per nulla scontata: la Nazionale la vince di squadra, e il 2-1 è comunque stretto, ma è un successo frutto anche di alcuni singoli dominanti. Calafiori sembra un veterano e ora il suo cartellino rischia di schizzare alle stelle, Barella, altro che reduce dall’infortunio, è semplicemente il migliore in campo. E se Scamacca non brilla, ci pensa Chiesa a catalizzare le trame offensive: solo Dimarco non è sufficiente, ma pesa quell’errore, mentre Frattesi e Pellegrini vanno a folate e possono migliorare. Si è visto tanto di positivo, c’è la quarta vittoria negli ultimi quattro esordi in un grande torneo, qualcosa invece è da rivedere: giovedì c’è già la Spagna e Spalletti è subito al lavoro.

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