“Era sfatto, frantumato, disperato da anni. Le ultime immagini sono raccapriccianti dal punto di vista umano e lo dico con commozione. Ma era un essere sfatto per le sue abitudini e ora lo facciamo diventare un santo, ma no“. Queste le frasi di Giampiero Mughini sulla morte di Diego Armando Maradona che hanno mandato su tutte le furie Raffaele Auriemma. Scoppia la polemica nella puntata di lunedì 30 novembre di Tiki Taka. “Sono frasi che provocano il disgusto in chi le ascolta. Sono offese rivolte senza pudore quando la salma di Maradona era ancora calda – ha attaccato Auriemma – Mughini, io non ti chiedo le scuse perché so che non ne saresti capace, ma almeno potresti tacere. Non sei stato in grado di rispettare il più grande calciatore della storia nemmeno dopo la morte. Anche in guerra si rende onore al nemico caduto, tu hai gettato veleno su un evento luttuoso, hai dato la sensazione che non vedevi l’ora di accanirti come un avvoltoio sul suo cadavere sfatto. Non ti sei limitato a esprimere un giudizio sul valore della persona, anzi ti sei accanito ulteriormente nei confronti di Napoli e dei napoletani che sui social o quando ti incontrano per strada ti apostrofano per come meriti. Non porti rispetto per la storia di questa città”.
Pronta la replica del tifoso bianconero Mughini: “Mi spiace che qualcuno pensi che io possa mancare di rispetto alla città di Totò, De Filippo e Pino Daniele. Quelle parole non beatificanti le ho pronunciate in un contesto in cui tutti assieme dicevano che Maradona poteva permettersi tutto, che ogni cosa sua era un provocazione. Come il gol fatto con la mano. No, il gol fatto con la mano è una porcata e il gol successivo è una meraviglia. In questo contesto io mi sono limitato a dire che la vita di quest’uomo non è stata un capolavoro”.