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“Aver giocato le due partite contro il Valencia è stato terribile. A quel tempo non c’erano ancora molti casi e nessuno aveva idea di cosa stesse facendo questo virus, non sapevamo bene della gravità e del contagio“. Queste le parole di Alejandro ‘Papu’ Gomez durante il corso della sua intervista a Olè. Il capitano dell’Atalanta ha parlato specialmente della doppia sfida di Champions League contro il Valencia nella quale, nella gara di andata, presenziarono 45 mila bergamaschi a San Siro quando ancora l’emergenza coronavirus non aveva colpito l’intero territorio italiano. “La situazione di Bergamo penso sia dovuta anche alla partita d’andata con il Valencia, a San Siro c’erano 45 mila bergamaschi su 120 mila abitanti – ha dichiarato Gomez –. Mia moglie ha impiegato tre ore per raggiungere Milano quando di solito servono 40 minuti. Quando siamo andati a Valencia erano tutti rilassati, non c’erano controlli. Adesso è il secondo paese in Europa con il maggior numero di infezioni“.
E sui casi di covid-19 proprio nel Valencia: “Uno dei contagiati nel Valencia ha giocato titolare contro di noi. Stiamo aspettando per vedere se qualcuno di noi mostra sintomi. Fortunatamente per ora nessuno, ma aver giocato queste partite è stato terribile“. Poi sulla situazione che si vive a Bergamo: “A Bergamo è una situazione drammatica, ci sono molte infezioni al giorno, la quarantena è molto rispettata. Quello che mi colpisce è che nonostante non ci siano quasi persone per strada, ci sono ancora molti casi al giorno in tutta Italia. Gli ospedali sono pieni e non c’è più spazio per i malati. Ogni mattina mi alzo per guardare le notizie e sono sempre cattive“.
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