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Gasperini ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, si è raccontato fra presente, ma anche passato e futuro. Il tecnico dell’Atalanta ha parlato della voglia di rimanere a Bergamo, decisiva in questi anni, tanto da rifiutare proposte allettanti economicamente direttamente dall’Arabia. Le parole di Gasperini.
Gasp: “C’è stata la possibilità di andare in Arabia, ma non ero mentalmente pronto e avevo un impegno. Per quello che ho visto, non è un fuoco di paglia. Ci sono giovani preparati, che hanno studiato a Londra o a New York e sanno quello che vogliono, con disponibilità enormi. L’ipotesi resta viva? Solo se avessi la convinzione di poter portare qualcosa di nuovo. Così avrebbe un senso, oltre i soldi. Sarebbe il coronamento di una carriera“.
Sul presente-futuro all’Atalanta: “La chiusura del ciclo viene sempre rimandata. Anche quest’estate, alla fine, è partito solo Zapata. Il nucleo forte resta quello storico. Non so se farò in tempo a fondare un nuovo ciclo. Anche perché l’Atalanta ormai è una triade di quarantenni, guidata dall’a.d. Luca Percassi, con i d.s. Congerton e D’Amico. Giusto. Lavorano tanto, sono bravi e sanno camminare da soli. Potrebbe essere anche giusto che tutto finisca con questo ciclo. Vedremo più avanti. La proprietà americana garantisce futuro alla società, anche se io sono legato ai Percassi. Ora contano molto analisti e algoritmi, utili, ma nel calcio non sempre funzionano“.
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