“Se un giorno sogno di diventare l’allenatore della Roma? Parliamo di favole, oggi sono in una società (Fiorentina ndr) dove sono stimato e contentissimo. Ma come faccio a rinnegare un qualcosa che mi ha dato tutto, l’affetto per la Roma rimane”. Lo ha dichiarato Alberto Aquilani, ex giocatore giallorosso e attualmente collaboratore tecnico di Giuseppe Iachini alla Fiorentina: “Il club viola è in mano a persone straordinarie, questa è la garanzia migliore per una piazza meravigliosa – ha proseguito il classe 1984 a Sky Sport 24 – nel 2012 sono stato convinto da Montella e da Macia e ho accettato di giocare nella Fiorentina, con Pizarro e Borja Valero assieme. La forza di quella squadra è che siamo riusciti ad equilibrare una fase difensiva non così forte con il palleggio e con il calcio”.
Aquilani che dal 2019 è anche presidente della Spes Montesacro, il club nel quale si è affermato prima di essere preso dalla Roma: “Non avevo nessuna intenzione di acquistare una squadra di calcio – ha ammesso Aquilani – ma quando mi hanno proposto questa opportunità me la sono sentita dentro, è stata una scelta di cuore e dovuta. Le emozioni che mi sta dando sono superiori a quelle che mi potessi aspettare”. L’ex centrocampista della Nazionale parla del momento attuale della Roma: “Una delle chiavi – ha analizzato – è che la Roma cambia troppo e spesso nella scelta dei giocatori è una delle migliori. Se avessero avuto la forza economica di non vendere questi giocatori sarebbe sicuramente un’altra squadra. In determinati ambienti ci vuole uno zoccolo duro che li guida”. Infine svela un retroscena: “Ho giocato un solo anno nella Juventus (2010/2011 ndr), fu un’annata dove venivo da problemi fisici e per me fu una grande pecca, ma il presidente Agnelli quando ho smesso di giocare mi ha mandato un messaggio nel quale mi ringraziava per aver partecipato alla rinascita del club bianconero. Per me – ha concluso – questo vale più di mille contratti”.
