Calcio

Anna Frank, Malagò a Lotito: “Deve essere più lucido”

Giovanni Malagò - Foto Ferdinando Mezzelani

“In questo momento serve maggiore lucidità da parte del presidente Lotito. Se continua ad attaccare gli altri, a pensare che le cose che fa lui sono sempre giuste, le migliori per non dire le uniche, non fa il bene del sistema calcio”. Così Giovanni Malagò replica alle parole del numero uno della Lazio Claudio Lotito, secondo cui il presidente del Coni avrebbe commentato la questione relativa agli adesivi antisemiti attaccati in curva Sud dai tifosi biancocelesti “senza conoscere i fatti”.

“Mi dispiace che Lotito dica questo – ha osservato Malagò a margine di una conferenza stampa all’Acqua Acetosa – Ognuno è in grado di giudicare quanto è accaduto. Fa riflettere il fatto che oggi alcuni giornali hanno evidenziato due situazioni in pagine vicine: da una parte Lotito ipotizzava un complotto, faceva capire che voleva vederci chiaro, che secondo lui non era possibile o quanto meno sicuro che fossero dei tifosi o degli abbonati gli autori del fatto; dall’altra parte la Digos aveva già individuato i soggetti in questione tramite le telecamere. Anche alcuni minorenni tra loro? Ho letto, è a dir poco inquietante. Magari c’è qualche dinamica all’interno della famiglia, un messaggio sbagliato sui valori culturali perché non credo che un ragazzino a 13 anni possa avere le idee chiare e conoscere bene la storia. Questo non vuol dire che debbano essere giustificati, ma sicuramente deve esserci una visione più ampia rispetto ai maggiorenni”.

Secondo Malagò, infine, anche la risposta della Figc è stata troppo difensiva e burocratica: “Il mondo del calcio purtroppo vive degli equilibri difficilissimi, dovuti anche ad alcuni aspetti di politica sportiva che oggi stanno in piedi a fatica, per non dire con gli spilli – ha sottolineato il presidente del Coni – Ma bisogna avere il coraggio di uscire fuori da queste posizioni difensive, forse pagare un piccolo dazio supplementare all’inizio per vivere poi un futuro migliore. Altrimenti è sempre una via crucis”.

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