“Non si puo’ punire una societa’ e tante persone perbene per il comportamento di “pochi scemi” che, probabilmente, hanno agito anche per danneggiare la gestione Lotito”. Questo il punto di vista del presidente della società biancoceleste Claudio Lotito sull’episodio degli adesivi antisemiti attaccati dai tifosi della Lazio nella curva Sud dell’Olimpico.
“Io non mi aspetto nessuna sanzione perché la società non ha fatto nulla, anzi, la Lazio e’ la prima società in Italia che ha messo in campo una serie di azioni volte a difendere certi valori – si sfoga Lotito – Dobbiamo distinguere i tifosi delinquenti da quelli autentici. Chiunque è tifoso, è appassionato, ma la passione deve essere espressa nel rispetto delle regole. Bisogna reprimere in maniera forte, con sanzioni pesantissime, le persone che commettono certe azioni e prevenire. La Lazio da 13 anni va nelle scuole per educare al rispetto delle regole”.
Nella giornata di ieri il presidente del Coni Malagò ha definito “a dir poco singolare” la decisione di aprire la curva Sud dell’Olimpico ai tifosi laziali, ma per il presidente biancoceleste “Malago’ parla senza conoscere i fatti. Se su 12 mila persone se ne comportano male 30-50, non si possono penalizzare tutti gli altri. Io avevo fatto un ragionamento diverso: chi vuole testimoniare la propria posizione antirazzista deve andare in Curva Sud. I biglietti erano nominativi, non abbiamo aggirato nulla”.
Il massimo dirigente della Lazio giudica opportuna anche che “non ci sia nemmeno un aspetto ideologico dietro il comportamento di 15 scemi che non sanno neanche quello che hanno fatto, non sanno nemmeno chi e’ Anna Frank” e “non ci dobbiamo scusare di nulla, non mi sento una persona sporca”.
“La posizione della Lazio – ha aggiunto – è di condanna assoluta con tutti i mezzi. Io ricevo tutti i giorni minacce di morte, e non solo da laziali, ma combatto per cambiare queste cose. La Lazio sta attraversando un momento di risultati economici e sportivi importanti, ha riportato unità nell’ambiente e questo sta creando qualche problema. E se qualcuno vuole contestare il presidente, fa azioni a danno della societa’”, confermando come la sua squadra, questa sera contro il Bologna, andrà in campo con l’immagine di Anna Frank sulla propria maglia “per dire no all’antisemitismo”, auspicando che i giocatori “non vengano condizionati da questa vicenda”.