Calcio

Ancelotti scrive prefazione libro su frasi Papa Francesco: “Allenatori siano esempio per i più giovani”

Carlo Ancelotti Real Madrid
Carlo Ancelotti - Foto Jean Catuffe/DPPI / IPA Sport 2 / IPA

“Atleti, allenatori, dirigenti devono poter esser un esempio per i più giovani che spesso emulano i loro gesti fuori e dentro il campo. La forza della cultura dell’esempio. Nello scorrere e leggere queste pagine si percepirà l’esortazione a vivere lo sport con integrità e passione, a riconoscere il valore della disciplina e del sacrificio, del gioco di squadra, e a promuovere una cultura sportiva che sia inclusiva e rispettosa della dignità di ogni individuo. Attraverso l’esempio di atleti e sportivi, possiamo riscoprire l’importanza di una vita orientata al bene comune, all’amore per il prossimo, e alla ricerca di una felicità autentica e duratura. Dai tornei all’oratorio alle finali di Champions League, dalle partitelle sotto casa alle Olimpiadi. In un’epoca in cui lo sport è spesso associato a interessi economici e mediatici, la visione del Papa ci ricorda l’essenza pura e nobile dell’attività sportiva. Un omaggio a tutti coloro che credono nel potere trasformativo dello sport e della fede, sportiva e cristiana”. L’allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti, ha firmato la prefazione del libro ”Más allá de los limites. El deporte según el Papa Francisco” (Romana Editorial), curato da Monsignor Dario Edoardo Viganò e dal giornalista Valerio Alessandro Cassetta, contenente una raccolta dei discorsi del Santo Padre sullo sport: “Un atleta di alto livello, un professionista, gioca sempre per vincere, è chiaro. Ma nel percorso di un atleta, anche le sconfitte, sono tappe propedeutiche per migliorare. I vari aspetti dello sport esplorati dal Papa in questa opera, dall’importanza dell’educazione fisica nella formazione dei giovani, alla necessità di combattere le piaghe del doping e della corruzione, fino al riconoscimento del potere dello sport come strumento di pace e dialogo tra i popoli, si traducono in un invito a vedere nello sport non solo come una competizione, ma come un’opportunità di crescita morale e spirituale, che passa anche dalle piccole azioni quotidiane. Lo sport di alto livello, sempre più sotto la luce dei riflettori e delle telecamere, ha una grande responsabilità nei confronti della collettività”. 

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