Aldo Grasso attacca la Rai, rea di non essere in grado di stare al passo con i tempi. Il giornalista è stato infatti autore di un duro articolo nel settimanale Oggi, partendo da una premessa ben chiara: dopo i diritti tv della Serie A per il prossimo triennio acquistati da Dazn, il calcio è entrato in una nuova epoca, quella della visione in streaming. Per Grasso, si tratta della terza tappa dell’evoluzione del modo di guardare il calcio: dopo i tempi della tv generalista (in cui si vedevano solo il secondo tempo di una partita e i gol a “90° minuto”), è venuta l’epoca della tv satellitare (le partite su Sky) e ora, appunto, l’epoca dello streaming.
Un altro modo per guardare il cambiamento, continua Grasso, è il rapporto dell’utente con la tv. Prima dell’avvento di Sky, si parla di “ambiente televisivo”, organizzato secondo un ordine verticale. Con la piattaforma satellitare e internet, si è passati ad un’ambiente orizzontale, in cui ogni contenuto è immediatamente fruibile. La Rai non è riuscita a tenere il passo, rimanendo ferma agli anni ’90 (“siamo ancora a Enrico Varriale non è possibile!”, sottolinea Grasso).