“Tuttavia – ha proseguito il presidente –, semplicemente stando insieme oggi, rappresentando 247 club d’Europa, sento un senso di rinnovata speranza e scopo per la nostra organizzazione e per la famiglia del calcio europeo. È un vero onore essere presidente dell’Eca. Nonostante non fosse un ruolo che cercavo, in tempi di crisi dobbiamo tutti fare un passo avanti, assumerci le nostre responsabilità, fare il possibile per migliorare il nostro gioco. E io sono qui per rappresentare ogni singolo membro – tutti i 247 club – grandi e piccoli. Grazie per la fiducia“.
Il numero uno dell’Eca ha poi ringraziato il Presidente Čeferin: “Grazie per essere qui, significa molto. Ci avete dato molto da considerare, di cui parleremo nelle sessioni plenarie di oggi e domani“. “Non voglio spendere molto tempo a parlare del 18 di aprile, e la ”Super League”, perché non mi piace di concentrarmi su favole e fallimenti. Insieme abbiamo difeso gli interessi del calcio europeo per tutti: per i giocatori, i club, le leghe, le federazioni nazionali e, soprattutto, i tifosi. Ci siamo affidati alla determinazione e alla forza del presidente Ceferin, che si è opposto al colpo di stato di mezzanotte e le persone con la memoria corta dovrebbero ricordare che questo è esattamente ciò che è stato”.
“Dovreste sapere tutti che il presidente Ceferin è stato fiducioso fin dall’inizio. Abbiamo parlato la mattina presto il 18 di aprile, e lui ha detto, ”noi vinceremo”. E l’abbiamo fatto. Grazie, presidente Čeferin – ha aggiunto Nasser Al-Khelaifi – E mentre i tre club ribelli sprecano energie, distorcono le narrazioni e continuano a gridare al cielo, il resto di noi va avanti e concentra tutte le energie sulla costruzione di un futuro migliore per il calcio europeo, insieme come uno”.
“Come sapete, per i 9 Club che hanno chiesto di rientrare nella nostra famiglia, il Board dell’Eca li ha reintegrati nelle nostre strutture con rinnovati impegni per rafforzare la nostra Associazione. Li accolgo di nuovo nella famiglia Eca“, ha aggiunto il presidente del Psg, concludendo: “E ora, guardando al futuro, per affrontare le sfide che il calcio europeo deve affrontare attualmente, l’Eca deve evolversi con uno scopo più forte. Vogliamo che l’Eca sia il cuore del calcio europeo, uno stakeholder deciso e potente che guida l’agenda e lo sviluppo di una famiglia calcistica europea unita. Vogliamo anche che l’Eca rappresenti e sostenga sempre più squadre di calcio professionistiche europee in modo da rappresentare veramente gli interessi di tutti“.