Damiano Tommasi è stato confermato alla guida dell’Assocalciatori per il suo terzo e ultimo mandato da presidente nel prossimo quadriennio dopo essere stato nominato all’unanimità dal nuovo consiglio direttivo eletto nel corso dell’assemblea generale. Il portiere della Roma Morgan De Sanctis, invece, è stato nominato vicepresidente al posto di Gianluigi Buffon.
“Responsabilità e partecipazione consapevole”, le parole d’ordine dell’ultimo mandato del presidente dell’Assocalciatori. Eletto nonostante la presa di posizione del portiere della Sampdoria Puggioni, propostosi in alternativa all’ex centrocampista della Roma come portavoce dei malumori di alcuni giocatori della Lega Pro, Tommasi ha poi spiegato: “E’ stata un’assemblea particolare. perché molto movimentata da un malessere che abbiamo e che purtroppo si nota in certe situazioni. Sapevamo che ci sarebbe stata una lunga discussione perché c’erano tanti temi da trattare e situazioni da chiarire. C’erano varie posizioni, ma la lista del direttivo storicamente nasce da un coinvolgimento che parte dall’alto. L’anomalia è stata vedere dei candidati consiglieri che negli ultimi mesi non si erano mai fatti sentire. La candidatura alternativa è arrivata solo in mattinata. Ho suggerito a chi voleva candidarsi oggi di aspettare l’estate per essere davvero rappresentativo della sua categoria. Due consiglieri, Fiumana e Coppola, gli faranno posto. Non potevo far recedere nessuno dei 25 che mi hanno sostenuto. I candidati che si sono fatti avanti per chiedere trasparenza li abbiamo conosciuti solo oggi”.
Tommasi ha poi continuato: “Ben vengano che ci siano 2 candidati tra 4 anni, ma non so se sarà così. Noi calciatori abbiamo la capacità di stare in uno spogliatoio, di guardarci in faccia e di dirci le cose apertamente”. E ancora, sulla volontà di avere nella sua squadra alcuni giocatori della nazionale come Chiellini: “Chi ha l’onore di vestire la maglia azzurra ha anche l’onore di portarla fuori dal campo”.
Parole dure invece per lo sconfitto Puggioni: “Tommasi ha voluto fare una forzatura chiedendo che la sua lista fosse votata in blocco, altrimenti non avrebbe accettato la presidenza. Una forzatura politica che quindi ha spinto gran parte dei presenti a votare in questo modo. Mi auguro che il nuovo consiglio direttivo, del quale non faccio parte perché Tommasi ha in pratica detto ‘o me o lui’, possa agire per il meglio di questi ragazzi della Lega Pro e mi auguro che le critiche servano veramente, soprattutto per superare l’attuale mancanza di trasparenza dell’Aic che rischia di far disamorare tutti gli associati”.