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Il vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Umberto Calcagno, intervenuto a ‘Radio Punto Nuovo’, ha parlato della situazione relativa agli orari delle prossime partite del campionato di Serie A: “Le partite alle 17.15? Diciamo che c’è il lavoro da parte di qualcuno e la strumentalizzazione da parte di qualcun altro. Non abbiamo mai detto di voler scioperare, ma se la Lega ha assicurato che le partite saranno solo 10 a quell’ora, vuol dire che il problema c’era ed è frutto anche del nostro lavoro che siano solo 10. Tardelli arrivato tardi? Sotto questo profilo, sì”.
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Calcagno ha si è soffermato anche sulle probabili riforme che interesseranno l’intero sistema calcistico italiano: “Il calcio, anche professionistico, al Sud ha un valore aggiunto, ma non farei differenze con il Nord. L’albero di Natale è stata la prima proposta di Abete, 12 anni fa, ma non sono troppo appassionato di questi discorsi. Riforma dei campionati, non vuol dire format, ma una ridistribuzione di risorse nei campionati. Prendiamo come punto di riferimento la Premier League o la Bundesliga, hanno una distribuzione di risorse quasi il doppio per i campionati minori. Se la nostra base sta soffrendo più di tutti gli altri Paesi Europei, è proprio per questo. Si tratta di investire nel sistema per trarre benefici anche ai piani superiori. Purga degli stipendi? Sotto questo profilo, la ripresa ha normalizzato le trattative. Siamo uomini di campo, tornare a giocare darà un valore aggiunto alle trattative”.
Il numero due dell’Aic, infine, ha detto la sua sul contributo dell’Assocalciatori al fondo stanziato dalla Federcalcio: “Abbiamo appena finito un’operazione di 5 milioni di euro pagando ogni tesserato delle squadre saltate negli ultimi anni. Tutto finanziato da AIC, FIGC. Nel 2016 abbiamo dato più di un milione al fondo di solidarietà ed oggi abbiamo deliberato un altro milione. Abbiamo già un impegno con le varie associazioni per stanziare altri soldi per intervenire sulla base del settore e tutelare tutti. Arriviamo ad un ammontare di circa 10 milioni di euro”.
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