Antonio Zappi contro Alfredo Trentalange. Sabato sono previste le elezioni per il rinnovo della carica del presidente dell’Associazione italiana arbitri e i candidati sono due. Un volto già noto come Trentalange, già numero 1 dell’AIA dal 2021 al 2022. E una novità , nel caso di Zappi, membro dell’attuale comitato nazionale. “Sono estremamente favorevole all’introduzione del VAR ‘a chiamata’ per uniformare l’intervento della tecnologia e ridurre la discrezionalità arbitrale fonte di polemica, ma ogni modifica dovrà essere concertata con le istituzioni regolamentari e tecniche e la futura direzione tecnica”, le parole di Zappi in un’intervista all’AGI. Nel programma del 59enne, che ha oltre 40 anni di appartenenza all’Aia e una lunga esperienza come fischietto e dirigente, c’è un focus sul tema della giustizia con l’obiettivo di una “ridefinizione delle competenze disciplinari in capo all’AIA e recupero della giustizia domestica” o in alternativa l’istituzione “di una sezione speciale AIA all’interno del sistema di giustizia FIGC”.
Restando agli argomenti di campo, Zappi aggiunge: “Ritengo fondamentale aprire alla trasparenza rendendo pubblici i dialoghi tra VAR e arbitro. Questo permetterebbe ai tifosi di comprendere meglio le decisioni e ridurre sospetti o polemiche. Mi piacerebbe che il calcio prendesse esempio dal rugby, dove questa pratica è già una realtà consolidata”, le sue parole all’AGI. Nel suo programma elettorale spicca il concetto di “Autonomia operativa, amministrativa, gestionale-contrattuale dell’AIA”. Quindi “Autonomia di budget, autonomia del marketing e della comunicazione”. Secondo Zappi “con i maggiori introiti”, è necessario “aumentare rimborsi spese degli arbitri e indennità dei dirigenti Sezionali e Regionali”. Tra i punti anche il “riconoscimento delle Sezioni come associazioni sportive” e la “creazione della Fondazione AIA”. Per Zappi inoltre è fondamentale “adoperarsi per conciliare passione, lavoro e famiglia”, limitando “al minimo le necessità di assentarsi dal lavoro per gare infrasettimanali con spostamenti non strettamente necessari da Nord a Sud e viceversa”, questo perché “Arbitrare non deve interferire con il lavoro e condizionare scelte professionali e di vita”.
Per Alfredo Trentalange il Var è una risorsa da approfondire al punto da pensare di monetizzarlo con “risorse economiche all’AIA per l’ascolto degli audio delle gare CAN”. Stesso discorso per il brand con l’ex numero 1 dell’AIA che punta a “riconoscere il valore, anche di mercato, del marchio AIA”. Questo anche perché secondo Trentalange, come si legge nel suo programma elettorale, l’AIA dispone di “un Ufficio Stampa diffuso e capillare e possiede tutto il potenziale per creare un vero e proprio HUB di contenuti da poter mettere sul mercato a favore di broadcaster, provider, piattaforme di distribuzione”. Sul tema del lato organizzativo, in un’intervista a Tele Club Italia, Trentalange ha parlato di “autonomia gestionale e tecnica, pensando che sia giusto dividere le due aree, verrà quindi nominato un direttore tecnico sportivo che abbiamo individuato in un Ex arbitro di Serie A”.
Tanto spazio agli strumenti innovativi per lo sviluppo, come l’utilizzo “della tecnologia per velocizzare e ottimizzare l’apprendimento dei giovani arbitri (Bodycam, App, Kit auricolari)”, ma anche un simulatore virtuale con l’allenamento quotidiano “all’arbitraggio tramite visore e software gestiti dall’Intelligenza Artificiale”. Per Trentalange è importante sottolineare anche “il ruolo sociale dell’AIA valorizzato attraverso partnership che abbracciano esigenze e ambiti vicini anche ai nostri associati, come la Banca delle Visite e Save the Children”.
Entrambi i candidati infine dedicano ampio spazio al tema della violenza contro i direttori di gara, che rappresenta una piaga soprattutto nelle categorie minori e che nello scorso turno di campionato ha visto i fischietti scendere in campo con un segno nero in solidarietà ai colleghi vittime di episodi che con il calcio non hanno nulla a che vedere. Zappi mette l’accento sulla necessità di “proposte legislative per l’inasprimento delle pene” e delle “segnalazione sistematica per l’impugnazione delle sentenze”, oltre alla sensibilizzazione per “l’uniformità da parte dei giudici sportivi”. Trentalange punta invece su “accordi di larghe intese con le Istituzioni”, sottolineando la necessità della “presenza della forza pubblica anche nelle categorie minori”, con “nuove responsabilità per il dirigente addetto all’arbitro” e “l’istituzione di nuove figure di controllo”.Â
L’Assemblea Generale dell’Associazione Italiana Arbitri è prevista in prima convocazione alle ore 10:00 ed in seconda convocazione alle ore 11:00 di sabato 14 dicembre 2024. L’Assemblea generale è valida in prima convocazione con la presenza di almeno due terzi degli aventi diritto al voto e, in seconda convocazione, di almeno il cinquanta per cento più uno degli aventi diritto. “È proclamato Presidente il candidato, con la lista collegata, che ottiene la metà più uno dei voti dei presenti accreditati”, prevede il regolamento. L’assemblea potrà essere seguita in diretta streaming sulla home page del sito AIA, sulla pagina ufficiale Facebook e sul canale ufficiale YouTube. Al termine dei lavori è prevista una conferenza stampa presso il Radisson Blu GHR Hotel di Roma. L’attuale presidente dell’AIA, dal 2023, è Carlo Pacifici, che aveva preso il posto proprio di Trentalange. Il tutto dopo la lunghissima era di Marcello Nicchi, presidente dell’associazione dal 2009 fino al 2021. Adesso per l’AIA sta per iniziare una nuova fase.