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“Io direi che gli arbitri, ma tutti i calciatori che sono scesi in campo meritano un applauso, perché questa è stata una stagione particolare difficile e mai vissuta prima in questi termini. Tutti gli arbitri hanno dato il massimo in un clima non consueto, a volte quasi surreale“. Così Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, in merito al bilancio di fine stagione nel day-after la conclusione del campionato 2019-20 di Serie A. “Parlando a livello tecnico gli arbitri sono stati all’altezza applicando delle norme e dei protocolli che abbiamo sentito controbattere – ha spiegato Nicchi a Rai GrParlamento -. C’è qualcosa da rivedere nelle disposizioni internazionali, ma questo riguarderà il futuro. Gli arbitri sono stati all’altezza, tra l’altro nelle ultime giornate la commissione arbitri ha lanciato anche dei giovani molto interessanti e questo è un grande messaggio che arriva dal lavoro e dall’applicazione, dando un messaggio di serenità per il futuro arbitrale dell’Aia“.
“Arbitrare in questa situazione è stata una cosa anomala, non si era mai verificata prima e speriamo non si verifichi più, per i motivi che l’hanno determinata – prosegue Nicchi -. Il clima negli stadi era surreale ed era difficile per quello che ci è stato raccontato, trovare il giusto equilibrio dal punto di vista del gioco, delle regole e dei comportamenti, ma il messaggio che avevamo mandato alla ripresa dei campionati è stato ascoltato, quello di cooperare tutti per finire questi campionati. Ormai manca solo il play-off e il play-out della B e ce l’abbiamo quasi fatta“.
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