Non verrà riscritta la bozza con l’articolo di legge che prevede la creazione dell’Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche. A riportarlo è l’ANSA, che cita delle fonti del ministero per lo Sport, secondo cui sono previste “modifiche fisiologiche ma senza che la sostanza cambi” e che “il presidente della Figc, Gravina, era al corrente da tempo del lavoro svolto sull’ideazione di tale Agenzia”.
L’ANSA riporta inoltre che “l’impianto di fondo resterà quello ma con alcuni accorgimenti se dal dibattito pubblico o istituzionale dovessero emergere idee valide”. Per quanto riguarda il decreto correttivo introdotto nell’estate del 2023, invece, “prevede con legge statale che i controlli economico-finanziari debbano essere tempestivi ed efficaci e che solo i provvedimenti finali spettino alle federazioni”.
“Non ho mai sentito parlare del progetto di istituire un’Agenzia di controllo sui bilanci delle società professionistiche prima di venerdì scorso. Mesi fa il ministro Abodi mi ha solo accennato di una sua idea di rivedere i criteri di nomina dei componenti della Covisoc, chi dice altre cose afferma il falso”. Questa la replica, affidata all’ANSA, da parte del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. “Mi rammarica – aggiunge il capo del calcio italiano – dover smentire una fonte non meglio identificata, io ci metto la faccia, nome e cognome, per rispetto della trasparenza e di tutti gli interlocutori dello sport e del calcio italiano”.
Domani alle ore 18 è stata convocata una riunione d’urgenza in Figc con tutte le componenti federali del calcio italiano per discutere dell’intromissione del Governo nel calcio italiano.