[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Adriano Galliani non ci sta. L’amministratore delegato dell’ambizioso Monza, appena promosso in Serie B ma già con la Serie A come obiettivo, si oppone alla divisione dei proventi futuri tra gli attuali club del massimo campionato che hanno creato una media company. L’ex ad del Milan spiega il suo pensiero a Repubblica: “I club di Serie A si apprestano a creare una media company, per gestire con più profitto ed efficienza i diritti tv. E mi sta benissimo. Come vogliono dividere i soldi, invece, non mi va bene. Le 20 società di A si preparano a cedere il 10% delle quote della nuova società a fondi di private equity che in cambio verseranno dei soldi, ma vorrebbero spartirseli fra loro. Non ha senso. Non ne hanno diritto. La nuova media company nasce per gestire i diritti tv dal 2021 in poi. Quindi è ovvio che i proventi della cessione di quote ai fondi dovrebbero essere distribuiti fra le società che saranno in A nei prossimi anni: attraverso il meccanismo di retrocessione e promozione, non saranno le stesse di oggi. Nell’ultimo decennio in Serie A hanno giocato 35 club diversi. L’ho spiegato al presidente della Lega, Paolo Dal Pino”.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]