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“Ci ha lasciati un grande professionista, la voce di tanti successi Azzurri dello sport italiano. Era un tifoso appassionato della nostra Nazionale, lo ricordiamo con grande affetto“. Queste le parole del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, sulla morte di Giampiero Galeazzi, il popolare giornalista sportivo scomparso a Roma all’età di 75 anni. Dal tennis al calcio – ricorda la Federcalcio sul suo sito internet – le sue telecronache hanno accompagnato milioni di tifosi. Galeazzi, che da anni soffriva di una grave forma di diabete, ha legato la sua vita allo sport, prima praticandolo – vinse il campionato italiano nel singolo di canottaggio nel 1967 – e poi raccontandolo. Entrato in Rai da giornalista sportivo, fu subito inviato alle Olimpiadi del ’72 a Monaco per poi passare in tv a occuparsi delle telecronache.
Simpatico, amava divertirsi e far divertire gli amici, “Bisteccone” era il soprannome che gli venne affibbiato per la sua mole, si legge ancora sul sito federale. Si divideva fra tennis e canottaggio, concedendosi anche qualche sortita come inviato per “La Domenica Sportiva” nei big match di serie A. Passò poi a condurre trasmissioni storiche come “90° Minuto”, oltre a cimentarsi su altri palcoscenici, dal Festival di Sanremo a Domenica In, facendo anche da doppiatore per “Space Jam”, il film con protagonista Michael Jordan.
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