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Lele Adani in questo ultimo mese di Mondiali in Qatar ha certamente rappresentato un argomento di discussione. L’opinionista e commentatore tecnico di Rai Sport ha ricevuto elogi e critiche, ha diviso l’opinione pubblica durante le telecronache di cui è stato protagonista insieme a Stefano Bizzotto. Ora l’ex calciatore di Inter, Fiorentina e altre squadre italiane, si è concesso in un’intervista ad Aldo Cazzullo sulle pagine del Corriere della Sera, affrontando una varietà di temi.
Adani non commenterà la finale, affidata al duo Rimedio-Di Gennaro: “Mi hanno insegnato che quando il mister ti manda in panchina non si chiede mai perché. Non era previsto che commentassi la finale. Ho fatto 14 telecronache. Un’esperienza stupenda; già mi manca. Una grande spedizione: Donatella Scarnati, Alessandro Antinelli e tutti gli altri hanno fatto un lavoro straordinario”.
“Io non cerco il consenso. Cerco il dissenso. Quando hai dieci milioni di persone davanti al video, devi trasmettere loro qualcosa. I telespettatori vogliono emozioni. Ricevo decine di messaggi al giorno. Mi scrivono per ringraziare, commentare, chiedere aiuto…”, ha aggiunto sul suo modo di fare il commento tecnico.
Poi torna sull’ormai vecchia diatriba con Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus: “Non ce l’ho con Allegri. Per due volte ho interagito con lui, per due volte si è tolto l’auricolare e se n’è andato. Non si è evoluto. Lo farà, ne sono certo. Per ora, non mi piace come gioca e non mi piace come parla. Corto muso… Allegri non ha capito che il calcio contemporaneo deve dare emozioni”.
Sulla Bobo Tv: “È la cosa più rivoluzionaria. Mi sa che qualche suo collega giornalista la patisce un po’. Cassano è un generoso. Siete voi che volete sempre ridurlo al trash. L’avete preso in giro quando disse che Julian Alvarez era meglio di Haaland; e adesso Alvarez è la sorpresa del Mondiale”.
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