Calcio

Abodi: “Mani sul calcio? Non scherziamo. Finito il tempo del Gattopardo”

Andrea Abodi - Foto Antonio Fraioli

Andrea Abodi torna a parlare dell’emendamento Mulè in un’intervista alla Stampa. Il ministro per lo Sport ha spiegato che “è stato approvato dopo una sua significativa riformulazione che ha, di fatto, messo a tacere gli oppositori: stabilire, nell’autonomia della Figc, che alla Lega di Serie A siano riconosciuti un peso politico e una rappresentanza superiori all’attuale 12 per cento e ai tre membri all’interno del consiglio federale è affermare un criterio di equità e buonsenso“. Alla domanda se ci sia un piano per mettere le mani sul calcio Abodi taglia corto. “Non scherziamo, vogliamo solo dare una risposta di sistema – prosegue – Ho ripreso in mano i lavori fatti dai governi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni – sottolinea – colori politici diversi, indagini approfondite e sempre volte a dare un indirizzo di insieme all’intero movimento. Noi ci inseriamo in questo contesto, ma vogliamo produrre effetti positivi e in tempi brevi. Non c’è più tempo per il ‘Gattopardo'”.

Tra i temi toccati c’è anche lo ius soli sportivo. “Va affrontato, anche se io non ritengo prioritarie le implicazioni agonistiche. Lo sport è inclusione, coesione ed educazione, un percorso positivo alimentato da passione e impegno, che offre anche l’opportunità di scrivere belle storie come quella di Yamal”, conclude Abodi.

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