Il binomio tra calcio e inclusione “è fondamentale, è un obiettivo primario dello sport, che si inserisce nel contesto di una lettura dell’articolo 33 della Costituzione, che valorizza lo sport in una dimensione di aggregazione e valorizzazione della persona e del benessere psicofisico. L’obiettivo del sistema calcio a livello istituzionale è quello di essere presenti in maniera sempre più significativa e inclusiva all’interno delle opportunità che vengono date alle persone con disabilità”. Lo ha detto il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, a margine del talk ‘Il calcio è di tutti’ presso il centro multimediale “Esperienza Europa – David Sassoli”. “Questa è una realtà che sta portando avanti la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale e la Lega Nazionale Dilettanti, che ha presentato il suo report sociale e sta lavorando affinché questa dimensione sia presente su tutti i territori attraverso la sua rete. Parliamo di numeri significativi: 135 delegazioni, un milione e 115mila tesserati, tra lega dilettanti e settore giovanile, quasi 60.000 squadre, 11mila società”, ha aggiunto.