In Evidenza

A marzo finì 6-1 in amichevole, ora Austria-Turchia vale i quarti nel lato morbido del tabellone

Ralf Rangnick Austria
Ralf Rangnick - Foto ddp / IPA

Tre mesi fa circa, le due squadre si sono affrontate in amichevole: finì con un clamoroso 6-1 per l’Austria sulla Turchia, ma adesso c’è in palio ben altro. Le due nazionali non potevano sapere che il loro destino sarebbe stato nuovamente legato a doppio filo, ma in una partita decisamente più importante come un ottavo agli Europei, peraltro nel lato più morbido del tabellone che, in via del tutto ipotetica, opporrebbe alla vincitrice di questo scontro equilibratissimo l’Olanda ai quarti e l’Inghilterra in semifinale. Un’occasione ghiotta per due outsider che hanno mostrato cose diverse. Entrambe con 6 punti, ma nel gruppo D all’Austria sono bastati per il primo posto, mettendosi dietro la Francia con cui hanno perso per un autogol, per poi battere prima la Polonia, poi l’Olanda. I ragazzi di Rangnick hanno messo in mostra le loro principali caratteristiche: fisicità, intensità, dinamismo e poi davanti non mancano le idee e la qualità, con Arnautovic che reclama spazio ed è tornato a brillare. Una squadra quadrata, ben allenata, con un blocco chiaro e senza esperimenti: imparare dai nostri vicini, cara Italia.

SEGUI IL LIVE

COME SEGUIRE IL MATCH

PROGRAMMA E TELECRONISTI

I DIFFIDATI

Anche la Turchia ha chiuso a quota 6 il proprio girone, ma in questo caso il secondo posto è frutto della rovinosa sconfitta contro il Portogallo nella seconda giornata, un vero disastro per come è andata, tra difesa scopertissima, autogol surreali e tanto altro. Montella è l’ultimo tecnico italiano che può sperare di avanzare ai quarti, sa che fin qui i suoi hanno mantenuto un profilo basso e questo può aiutare. Va registrata la fase difensiva: con cinque gol subiti, quella turca è la nazionale che ne ha incassati di più tra le sedici che hanno superato i gironi. E per superare gli ottavi, c’è da vincere la resistenza di una formazione compatta che concede poco, sopperendo peraltro alla qualità in regia di Calhanoglu, squalificato. Una brutta perdita, ma la rosa è profonda e può fare affidamento in avanti sui due 2005 terribili, Yildiz e Guler, pronti a trascinare la Turchia ai quarti di finale. L’amichevole di marzo è solo un ricordo e oggi si riparte da zero: chi ha più fame, chi sbaglierà meno, proseguirà.

SportFace