106 calciatrici professioniste di 24 Paesi hanno inviato una lettera al presidente della Fifa, Gianni Infantino, con la richiesta di rompere gli accordi con Aramco, la compagnia petrolifera saudita, poiché si tratta di un “regime autocratico che viola in maniera sistematica i diritti delle donne e criminalizza la comunità Lgtbiq+”. A prenderne visione è stato il quotidiano spagnolo El Pais, che ha pubblico alcune parti della lettera: “Le autorità saudite hanno speso migliaia di milioni in patrocini sportivi per tentare di sviare l’attenzione dalla brutale reputazione del regime in materia di diritti umani, ma il trattamento delle donne parla da solo”, scrivono le giocatrici.
La reazione arriva dopo che la Fifa nello scorso mese di aprile aveva introdotto Aramco come “socio mondiale principale” dell’organismo fino a fine 2027, assieme alla Coca Cola, Adidas, Qatar Airways e Hyndai-Kia. Le calciatrici accusano la compagnia petrolifera saudita di avere “una responsabilità evidente nella crisi climatica” di proprietà “di uno stato che criminalizza le persone Lgtbiq+. e che opprime sistematicamente le donne”, per cui “non ha diritto di sponsorizzato il nostro bello sport”. Tra le firmatarie, la capitana della nazionale canadese, Jessie Fleming, l’attaccante spagnola Maitane Lopez e l’attaccante finlandese della squadra Real Sociedad, Sanni Franssi.