
Ronnie O'Sullivan - Foto Richard Sellers PA Wire/PA Images / IPA
Segnatevi il nome: Michal Szubarczyk. Usate carta e penna, un po’ come gli appassionati di snooker fecero nell’aprile del 1992, quando Ronnie O’Sullivan, futuro dominatore della disciplina, all’età di 16 anni diventò il giocatore più giovane della storia a qualificarsi ai Campionati del mondo al Crucible Theatre. Un record resistito per trentatré anni, ma che rischia di cadere in questi giorni. Merito proprio di Szubarczyk, che di anni ne ha addirittura 14. Un viso ancora da bambino nasconde un talento che lo proietta già tra i big della categoria.
Ha vinto senza problemi il titolo europeo Under 16 e anche quello Under 18, oltre ad essersi laureato campione mondiale Under 21. Nulla di strano fino a questo punto, ma Szubarczyk ha fatto molto di più, spingendosi fino alla finale del torneo continentale senza limiti di età, dove è stato battuto solamente dal trentaquattrenne Liam Highfield, un top 60 del ranking mondiale. Adesso il giovanissimo polacco sogna di battere un record, anzi due. O’Sullivan è stato il più giovane a qualificarsi per il Mondiale, ma il record di giocatore più precoce a partecipare al torneo iridato spetta invece al belga di origine italiana Luca Brecel, capace di debuttare all’età di 17 anni e 45 giorni, nel 2012, undici anni prima del suo trionfo iridato.

Il cammino però non è facile. Sono 144 i giocatori che partecipano alle qualificazioni nella cornice dell’English Institute of Sport. I posti in palio sono sedici, che andranno ad aggiungersi agli altri sedici già qualificati in virtù del ranking. Ci sono quattro turni di qualificazione e per guadagnarsi un posto al Crucible il 14enne deve vincere quattro partite di fila. La prima contro lo scozzese Dean Young. Chi vince, sfida Stand Moody. Basterebbe però una vittoria per mettere la firma su un altro primato, quello di giocatore più giovane ad aver vinto una partita di qualificazioni mondiali. Il record appartiene a Liam Davies, che aveva 15 anni e 277 giorni quando superò Aaron Hill nel 2022. Uno sport per giovani, anche giovanissimi.