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“Oggi paradossalmente abbiamo sofferto anche di più perché è stata una partita strana, in cui conoscevamo poco gli avversari. Loro sono partiti forte e molto carichi per il fatto di giocare in casa, non ci stavano a perdere. Finché non siamo riusciti a metterli sotto nel gioco a metà del secondo set sono stati costanti e siamo stati bravi noi a trovare degli adattamenti sia al vento sia a loro“. Questa l’analisi di Paolo Nicolai dopo la vittoria contro i giapponesi Gottsu/Shiratori nella seconda sfida del girone di beach volley alle Olimpiadi di Tokyo 2020. “Siamo nella miglior posizione che potevamo aspettarci, con due vittorie” in due match, il che significa avere la possibilità di accedere direttamente agli ottavi da prima del girone.
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“Io personalmente ero più sciolto nella prima partita – ammette Nicolai -, forse perché facevo fatica a capire come tirasse il vento e all’inizio ero un po’ contratto. Però poi è andata meglio, gli avversari per quanto forti probabilmente non erano dello stesso livello di quelli della prima partita e quindi quando siamo riusciti a mettere ritmo la partita è andata più liscia. Se le condizioni meteo hanno influito? Sono le condizioni abituali queste, era più strano giocare come l’altra sera (contro i tedeschi, ndr). Però in un centrale così grande le bandiere in alto andavano da una parte e in campo il vento tirava dall’altra“.
“Bisogna trovare degli aggiustamenti, abbiamo solo 3 minuti di riscaldamento in campo e ci abbiamo messo un po’ – aggiunge in conclusione il beacher azzurro che fa coppia con Daniele Lupo -. Sapevamo che il nostro potenziale era maggiore e quindi anche sotto di tanto sapevamo di poterli riprendere. Adesso facile dire così, in quei momenti ci vuole anche un po’ di fortuna e bravura sicuramente, abbiamo avuto entrambe le cose“.
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