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L’Open di Sochi si tinge d’azzurro, trionfano Paolo Nicolai e Daniele Lupo nella finalissima sui padroni di casa Semenov-Krasilnikov per 2-0 (21-15, 21-18). Un successo nel World Tour che mancava da due anni, quando nel 2014 si imposero negli Open di Fuzhou e nel Grand Slam Shanghai, ma che vale soprattutto 500 punti fondamentali per la qualificazione olimpica, ora davvero vicina.
Un grandissimo torneo per gli italiani, che li ha visti cedere solo un match, proprio contro gli stessi avversari russi poi sconfitti in finale. Nella finalissima Nicolai e Lupo hanno preso subito il comando delle operazioni, dominando il primo set. grazie alle potenti battute di Paolo che hanno messo in grossa difficoltà i russi, incapaci di reagire e costretti alla resa sul 21-15. Più equilibrata la seconda frazione, ma una volta avanti Nicolai e Lupo non hanno mei permesso ai russi di rientrare.
“Penso che la chiave della vittoria sia stato il nostro servizio, sia io che Daniele siamo riusciti a mettere i russi in grande difficoltà – ha affermato Nicolai – Per tutto il torneo abbiamo avuto buone sensazioni e siamo molto felici di questo successo. Quando affrontiamo Semenov-Krasilnikov non si sa mai come può andare a finire, nel girone per esempio abbiamo perso, ma per fortuna contava di più la finale.”
“Prima di tutto voglio ringraziare Paolo, perché per tutto il torneo è stato eccezionale. Siamo davvero entusiasti per questa vittoria, credo che ce la siamo meritata tutta e dopo due finali perse ci voleva proprio.” le parole invece di Lupo.
Per l’Italia anche due quarti posti, quello di Alex Ranghieri e Adrian Carambula tra gli uomini e quello di Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth, che salgono al settimo posto nella classifica per la qualificazione olimpica.