“I complimenti che ho ricevuto per queste partite non li ho mai ricevuti. È una Nazionale giovane che ha fatto emozionare tanto. Mi è arrivato anche il messaggio di Roberto Mancini”. Il presidente della Federazione italiana di basket Gianni Petrucci commenta così la spedizione olimpica dell’Italbasket, eliminata ai quarti di finale contro la Francia.
“Se c’è più rammarico o soddisfazione? Entrambi – ha detto Petrucci in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport – . Quando sei in parità a 2’ dalla fine e non vinci, dopo una partita come quella che abbiamo fatto, chiaro che c’è rammarico. Però non ci possiamo rimproverare nulla. Io sono orgoglioso di essere il presidente di questa Nazionale. Volevamo andare avanti, ma bisogna accettare la realtà”.
“La mia soddisfazione è anche per aver dimostrato che la vittoria sulla Serbia nel Preolimpico non è stata un caso, ma l’inizio di un percorso. Dopo la sconfitta con la Francia i giocatori si sono dati appuntamento per gli Europei del prossimo anno che giocheremo in casa” ha aggiunto.
Il presidente ha ammesso che la cosa che lo rende più orgoglioso è “la voglia che hanno i ragazzi di stare insieme. Il clima che c’è tra di loro è incredibile, e qui hanno visto quello che ho sempre detto loro quando parlavo ai raduni delle varie nazionali: l’Olimpiade è una cosa che ti ricordi per sempre, perché vedi tutto il mondo intorno a te”.
“Cosa migliorare? Ho conosciuto meglio Salvatore Trainotti, che in questo periodo è sempre stato accanto a me: avrà il compito di vedere cosa si deve fare per migliorare, perché questo non è un punto d’arrivo ma solo una tappa” ha continuato.
“Le porte della Nazionale sono aperte a tutti – ammette – , ma le convocazioni le fa il commissario tecnico”.
Su Meo Sacchetti: “Meo è confermato, assolutamente confermato”.
Un risultato molto importante dell’Italbasket, e allo stesso tempo utile per il movimento: “In federazione dicevo sempre che possiamo vincere tutte le manifestazioni, possiamo fare tante pubblicità e immagini, ma quello che conta davvero sono i risultati delle Nazionali. Io ho sempre l’esempio di quando ero al Coni o al calcio: quando la Nazionale vinceva, il Totocalcio aumentava a dismisura, proprio per l’attaccamento che c’era alla squadra. Di questa Italia si sono innamorati tutti. Abbiamo fatto un passo avanti, ma dobbiamo sempre guardare alla prossima tappa”.
Sull’Europeo a settembre 2022: “Obiettivo? Fare bella figura. E partecipare col pubblico nei palazzetti. Altrimenti lo sport perde. Per questo io sono sempre salace nei confronti del ministro Speranza e del Comitato Tecnico Scientifico: non basta dire no per risolvere i problemi, è dai sì che si vede se ti prendi una responsabilità per aiutare. Il nostro settore, senza pubblico, sarà veramente in difficoltà”.
Infine, Petrucci parla della sua esperienza a Tokyo e di quello che si porterà dietro: “Un’esperienza diversa dalle altre. Non potevo troppo camminare per strada, non mi hanno fatto nemmeno andare a Messa perché avevo l’accredito, ho vissuto tante altre difficoltà. Ma il risultato sportivo c’è stato, non solo quello del basket. Avete visto che fenomeni? Abbiamo vinto tante medaglie e sono contento per Malagò: lo merita per il gran lavoro che ha fatto mettendoci a disposizione tutto il possibile. È stato veramente un bravo presidente”.