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Serie A1 basket, ancora Virtus Bologna-Olimpia Milano in finale: lo scudetto per riscattare i malumori europei

Nikola Mirotic e Tornike Shengelia
Nikola Mirotic e Tornike Shengelia - Foto Savino Paolella / IPA Sport / IPA

Saranno ancora Virtus Bologna e Olimpia Milano a sfidarsi nella serie finale della Serie A1 di basket: un testa a testa che si ripete per la quarta stagione consecutiva. Dopo il netto 4-0 al termine della stagione 2020/2021, che ha visto trionfare la Virtus dopo vent’anni dall’ultima volta, nelle due successive edizioni è stata l’Olimpia ad imporsi, con tanto di terza stella dopo il successo della passata edizione. Nuovo capitolo, quindi, dell’ormai classica sfida tra queste due superpotenze della pallacanestro italiana, che hanno, però, deluso in Europa.

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Virtus Bologna-Olimpia Milano, la finale dopo il fallimento in Eurolega

Sì, perché questa sembrava poter essere la stagione giusta per ottenere un risultato di rilievo in Eurolega, soprattutto per Milano. Coach Messina, infatti, ha avuto a disposizione anche un Nikola Mirotic in più per provare quantomeno a raggiungere le Final Four, e invece la campagna continentale si è rivelata un autentico disastro. Neppure una qualificazione ai play-in, inseguita fino all’ultimo ma mancata inesorabilmente, sarebbe servita a ridare lustro a un percorso che ha sì visto l’EA7 battere tre delle quattro finaliste nel 2024, ma anche perdere sempre nei momenti chiave, cedendo a formazioni sicuramente alla portata.

Allo stesso modo, le Vu Nere hanno gettato alle ortiche una prima parte super, dove Belinelli e compagni hanno toccato anche la seconda posizione in classifica, crollando nella fase decisiva. La formazione di coach Banchi ha avuto anche il merito di eliminare l’Efes, ma non è riuscita a superare il Baskonia, uscendo dalla competizione a un passo dai playoff. Alla Virtus vanno concesse sicuramente più attenuanti rispetto all’Olimpia, in ambito europeo, ma era anche lecito aspettarsi di più dopo quanto visto fino a dicembre: invece, nel 2024, sono arrivate appena sei vittorie in diciannove partite, fino all’uscita di scena.

Il percorso di Virtus e Olimpia ai playoff

Dopo i dubbi maturati nella parte conclusiva di Eurolega, però, Virtus Bologna e Olimpia Milano hanno potuto concentrarsi sul campionato, prima, e sui playoff, poi, dando sfoggio ancora una volta della propria forza. In particolare, le Vu Nere hanno dato prova di grande carattere e resistenza, dovendo superare quasi una “doppia” semifinale, a voler sottolineare la gravosità dell’impegno già contro Tortona, ottava in regular season ma tornata sui suoi livelli grazie alla “cura” De Raffaele. Contro i piemontesi è arrivata una vittoria in cinque partite, replicata poi contro Venezia nel turno successivo. Una doppia fatica non indifferente, ma sicuramente in finale prevarrà la voglia di battere gli avversari, rispetto alla fatica sulle gambe: inoltre, la squadra di coach Banchi non ha ancora trovato un successo esterno ai playoff, e punta a ottenerlo proprio al Forum.

Per l’Olimpia, invece, l’inizio dei playoff è stato a dir poco tentennante, con la sconfitta contro Trento a cui ha fatto seguito qualche possibile crepa nello spogliatoio. Invece, Melli e compagni hanno dimostrato un’altra faccia fin da gara-2 dei quarti, battendo la Dolomiti e ripetendosi poi contro Brescia, in una semifinale sorprendente. Nonostante le differenze sulla carta, infatti, non era scontato aspettarsi una vittoria così netta da parte degli uomini di coach Messina: invece, l’Olimpia ha messo in mostra tutta la propria forza, spazzando via in tre partite una squadra, la Germani, che per larghi tratti ha comandato la classifica del campionato, e che sperava quantomeno di allungare la serie a gara-4.

Una stagione da alti e bassi per entrambe le formazioni, quindi, che però sembrano essere arrivate al momento decisivo della stagione nel loro massimo potenziale. I veterani Belinelli e Hines, le frecce azzurre Pajola e Melli, le stelle internazionali Shengelia e Mirotic, l’imprevedibilità di Polonara e Shields: gli ingredienti ci sono e sono tutti di primissima qualità, non resta che godersi lo spettacolo della massima espressione del basket italiano.

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