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L’Olimpia Milano archivia la pratica Capo D’Orlando a gara 4. Tra le mura del PalaFantozzi è arrivato il successo dei biancorossi che si impongono con il punteggio di 62-77. Fatale per i siciliani è il primo periodo di gioco in cui l’Olimpia impone il suo gioco e costruisce le basi per il vantaggio che ha resistito per tutta la gara nonostante il tentativo di rimonta in extremis dell’Orlandina nell’ultimo periodo.
Che per Capo D’Orlando non è serata lo si capisce sin dall’inizio che vede ben tre errori da sotto canestro dei padroni di casa. Ad approfittare del brutto approccio dei siciliani è l’Olimpia che continua sui binari della seconda metà di gara 3 e infila un parziale i 4-17 che vede Davide Pascolo come attore protagonista con 8 punti. La squadra di Di Carlo cerca con insistenza la soluzione sotto il ferro sfruttando i lunghi della squadra ma senza successo. Viene reso inutile anche il contro break di 8-2 che riporta l’Orlandina sul -7 (12-19) dai punti nel finale di periodo di Kalnietis e Abass che rilanciano la fuga di Milano che ha giocato in maniera perfetta i primi 10’ di serata (12-24).
Gli equilibri in campo non cambiano e sui i numeri pessimi numeri della Betaland incide anche la serata no in fase realizzativa di Iannuzzi che dopo un inizio brillante di serie è calato notevolmente. Inoltre la fase offensiva della squadra di Di Carlo è totalmente allo sbando e cerca troppe soluzioni forzate e sfrutta male anche gli extra possessi. Mentre può sorridere Repesa con i suoi che già a metà periodo sembrano essere in totale controllo dell’incontro e mettono in campo quell’intensità difensiva che è mancata tante volte in stagione. Alla fine del periodo il vantaggio dell’Olimpia in realtà è incrementato di sole due lunghezze rispetto a quello del primo (31-45) ma aldilà dello scarto (comunque ampio) a sorprendere è il primo tempo di Milano che fa rivedere il dominio avuto ad inizio stagione in campionato.
Al rientro sul parquet Archie prova a dar coraggio ai suoi con una bomba dall’arco (34-47) ma non c’è molto da fare contro un’Olimpia a tratti perfetta che infila un parziale di 3-11 e impatta il massimo vantaggio a +22 (34-56). Nella seconda metà di periodo arriva la reazione d’orgoglio di Capo D’Orlando che non ci sta ad abbandonare i playoff senza lottare e con un contro break di 15-4 raggiunge il -11 (49-60). A fermare nel finale l’emorragia di Milano ci sono Macvan e Hickman che permettono ai biancorossi di tornare sopra di sedici (49-65).
L’ultimo periodo sulla carta dovrebbe essere una formalità ma la tripla di Archie e il gioco da tre punti di Iannuzzi mettono sull’attenti la truppa di Repesa (55-65). A sbloccare il tabellino dei biancorossi nel quarto ci pensa Macvan che poco dopo con una saetta da distanza siderale riporta il vantaggio dell’Olimpia sul +11 (59-70). La fiamma di Capo D’Orlando si spegne man mano che si avvicina la fine e il colpo del k.o che porta definitivamente l’Olimpia Milano in semifinale arriva a 1’05’’ dalla sirena dai 6,75 sempre con Macvan. Il punteggio finale al PalaFantozzi è di 62-77 ma nonostante ciò arriva la standing ovation finale dei tifosi di casa per Capo D’Orlando che nonostante l’eliminazione ha disputato un’ottima stagione.
BETALAND CAPO D’ORLANDO 62-77 EA7 EMPORIO ARMANI MILANO (12-14;19-21;18-20;13-12)
 CAPO D’ORLANDO: Tepic 7, Iannuzzi 8, Laquintana 2, Nicevic 0, Kikowski 6, Delas 5, Diener 4, Ivanovic 6, Galipò N.E, Donda N.E, Berzins 9, Archie 15
MILANO: Mclean 8, Abass 3, Tarczewski N.E, Hickman 10, Raduljica 8, Fontecchio N.E, Macvan 15, Pascolo 12, Cinciarini 6, Cerella N.E, Simon 11, Kalnietis 4