Il mondo del basket in Italia è stato il primo a fermarsi con il diffondersi dell’emergenza COVID-19. La 24° giornata del campionato di Serie A1 nello specifico era partita a porte chiuse con gli anticipi del sabato, Trieste-Pistoia e Virtus Roma-Sassari. Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 marzo però la diffusione della bozza del Dpcm ha portato Brindisi e Treviso a lasciare Venezia e Pesaro, a quel punto era chiaro che andasse fermato tutto ed LBA non si è tirata indietro lasciando incompleto il turno di campionato. Questa situazione però complica le cose per le società che a differenza di quelle calcistiche fanno molto appoggio sugli incassi del botteghino e su quelli degli sponsor. Non giocando cessano i contratti con gli sport e naturalmente non entrano i soldi della biglietteria.
Al momento sembrano essere tutti d’accordo sul fatto che la salvaguardia della salute dei giocatori, dei membri degli staff, degli addetti ai lavori e del pubblico sia la priorità. Quando si parla però dell’eventualità di riprendere il campionato si dividono i pareri. Umberto Gandini, presidente di LBA e Gianni Petrucci, presidente FIP hanno rimarcato la speranza di far concludere la stagione agonistica in qualche modo. Su questo punto si sono divise le società, irritando Petrucci che in particolar modo non ha gradito la posizione dei club che per tornaconto personale vorrebbero sancire già ora la fine del campionato. Petrucci ha le deleghe per cambiare i format dei campionati, non solo quello di Serie A1 e ha confermato che proverà a fare il possibile. Al momento non si è parlato di quale formula adattare, anche perché non è ancora chiaro quando si potrà riprendere. In questo senso Sandro Santoro, General Manager della Germani Basket Brescia ha suggerito l’eventualità di una Final Eight per assegnare lo scudetto e di una Final Four, con valore di playout, per assegnare le retrocessioni. In questi giorni ha parlato anche l’ex coach della Fortitudo Bologna Matteo Boniciolli che ha sollevato un dubbio interessante: “Non penserei a come chiudere la stagione, ma più a come iniziare la prossima. Andiamo verso una catastrofe economica, e allora sponsor che frattanto hanno messo i dipendenti in cassa integrazione vorranno ancora spendere per il basket? Ci sarà il budget per fare campionati professionistici? Si potranno convincere gli stranieri che venire in Italia è sicuro? Tutti dovranno accettare riduzioni salariali. Cambierà ogni cosa”.