È un’Olimpia Milano a due facce, quella che stiamo osservando in questa prima parte di stagione: al top in Eurolega, i meneghini dovranno cercare il cambio di passo anche in Serie A. Gli uomini di coach Ettore Messina hanno sbancato il Palau Blaugrana nell’ultimo turno della massima competizione europea per club battendo il Barcellona con uno straordinario 81-94, frutto soprattutto di un parziale da 36-60 nella parte centrale della partita. Numeri stellari che hanno consentito ai meneghini di centrare l’ottavo successo nelle ultime nove partite, salendo così a nove vittorie totali e al sesto posto in classifica, a un solo trionfo dalla seconda posizione. Rimane la brutta pagina rappresentata dal crollo contro l’ALBA Berlino, ancor più inspiegabile a posteriori, viste le prestazioni successive, ma Nikola Mirotic e compagni hanno dimostrato di aver già iniziato a scrivere un nuovo capitolo di questa annata.
RISULTATI E CLASSIFICA EUROLEGA
COME VEDERE L’EUROLEGA IN DIRETTA
Mirotic e LeDay i trascinatori dell’Olimpia Milano
E proprio il giocatore montenegrino naturalizzato spagnolo è tra i volti principali di questa rinascita dell’Olimpia Milano in Eurolega. I suoi, infatti, sono numeri da vero trascinatore e leader tecnico: Mirotic è primo nella competizione come valutazione della performance (23.9) terzo come media punti a partita (18.7) e come rimbalzi totali (7.3). Numeri “freddi”, che dicono tanto ma rischiano di non dire tutto di un giocatore che quelle statistiche le ha maturate spesso nei momenti più complicati delle partite, riuscendo a condurre in quegli attimi più delle partite, indicando la via.
Come non nominare, poi, Zach LeDay, che, tornato in Lombardia quest’estate, si è caricato l’Olimpia Milano in spalla come fa con il suo celebre “zainetto”. Proprio la serata di Barcellona ha incoronato lo statunitense ex Partizan Belgrado ad assoluto protagonista della squadra meneghina: i 33 punti di venerdì sera hanno rappresentato il suo career high, rinsaldando il legame con l’ambiente delle scarpette rosse. Una prestazione super, che lo rende l’unico giocatore in Europa a far parte del club del 50-50-90, ovvero con almeno il 50% di canestri realizzati da due (54%) e da tre (56%) e almeno il 90% di tiri liberi a segno (91%).
Volendo fare un raffronto con le statistiche individuali enunciate per Mirotic, si vede che LeDay è quinto in Eurolega come valutazione della performance (21.2) e nono per media punti (16.7). “Solo” numeri, appunti, ma chiarissimi. Se a questi si aggiungono quelli di Niccolò Mannion (quinto come media assist, 5.5) e quelli di Leandro Bolmaro e Fabien Causeur (1.3 palle rubate a partite, terzi a pari merito con Punter), il quadro che ne esce è quello di una squadra che sta davvero vivendo un momento magico in Europa. In Europa, appunto, perché la situazione è diversa in campionato.
La Serie A può aspettare?
Come anticipato, infatti, le prestazioni dell’Olimpia Milano in Serie A sono decisamente diverse. Tre sconfitte nelle ultime cinque partite non spiegano a pieno la differenza di rendimento della squadra di coach Messina in Italia. Prestazioni in generale sottotono, nonostante alcune vittorie siano comunque arrivate per manifesta superiorità della superpotenza di proprietà di Giorgio Armani. Ovviamente ci sono delle attenuanti, o comunque delle spiegazioni, come quella legata alle rotazioni che in Serie A sono diverse da quelle possibili in Eurolega, a causa della regola che riguarda gli stranieri.
RISULTATI E CLASSIFICA REGULAR SEASON
COME VEDERE LA SERIE A IN DIRETTA
Ma la verità è, anche, che in questo momento non serve essere tra le primissime posizioni: fondamentale, infatti, è rimanere comunque nelle prime otto per partecipare alla Coppa Italia, prima, e ai playoff, poi. Ovviamente, non è assolutamente pensabile che l’Olimpia non centri questi due obiettivi, ma è chiaro che l’attuale sesto posto va non solo difeso ma anche migliorato. Soprattutto, vedere Milano tra il decimo e l’undicesimo posto come media punti, assist e rimbalzi, non rende certo onore alla squadra che ha vinto gli ultimi tre campionati.
In conclusione, Ettore Messina, da coach esperto qual è, lo sa: migliorare in campionato si può ed è doveroso, ma senza fretta. L’occasione di tornare grandi in Europa dopo diverse stagioni piene di fallimenti, infatti, è troppo ghiotta e va certamente cavalcata. E, su questo, non ci sono dubbi: l’Olimpia Milano poggia su spalle solide, quelle di Nikola Mirotic e Zach LeDay.