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“Bollito, come dicono a Bologna. Scudetto e Coppa Italia, la nostra bella accoppiata datata ’22, pare roba dell’altro secolo. Senza Pangos, Shields e Datome, siamo secondi in Italia e indietro in Europa, ma siamo ancora vivi. Torneremo a giocare insieme, e lì faremo il nostro”. Queste le parole di Ettore Messina, che si è sfogato in un’intervista a Repubblica parlando della stagione altalenante di Milano e del clima d’odio a Bologna.
“Ho guardato indietro a più di trent’anni di panchine, e cioè, levando nazionale ed Nba, alle 23 stagioni nei club, ai 34 trofei vinti dalle mie squadre – racconta -. Più di uno di media a stagione, gli ultimi due, appunto, pochi mesi fa. Ma so come funziona. Voce di popolo? No, minoranze rumorose a presidio di tastiere e siti aggressivi, perché i tanti che incontri per strada sono con te e i pochi haters strillano solo più forte. Tocca a chi fa un lavoro pubblico, sportivi, politici, artisti, ci s’impara a convivere. E magari a spedire a chi istiga all’odio un paio di sane querele. Già in cammino”.
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