Due le gare nella notte NBA per le semifinali dei playoff 2018: Cleveland compie l’impresa e vince gara-1 a Toronto, indirizzando probabilmente la serie con un successo di un punto all’overtime, mentre Golden State vince, seppur a fatica, anche gara-2 contro New Orleans e si porta sul 2-0. Tanto spettacolo, manco a dirlo, nella notte italiana tra l’1 e il 2 maggio, con i primi fuochi d’artificio sparati dai fuoriclasse più attesi.
CAVS A SORPRESA – Blitz inatteso dei Cavaliers a Toronto, in un match dal doppio volto e deciso all’ultimo respiro. Primo quarto disastroso di LeBron e compagni, che sbandano paurosamente sotto i colpi di Lowry e DeRozan che consentono ai padroni di casa di chiudere sul 33-19. Un punteggio che però non spaventa Cleveland, che reagisce fin da subito nel secondo periodo: nella serata meno luminosa della stella più attesa, ci pensa Smith con tre triple in serie da urlo ad avvicinare i Cavs ai Raptors, che comunque continuano ancora a condurre, seppur di misura, all’intervallo lungo (60-57).
Si rientra in campo e la sensazione è una sola: la partita l’hanno in pugno gli ospiti, che psicologicamente hanno superato un duro scoglio nella prima metà e sono pronti a sferrare l’allungo decisivo. Questo accade solo in parte, perché il terzo quarto appare molto equilibrato e fa da prologo a una quarta e ultima frazione nella quale i Cavs devono rimontare cinque punti: quando LeBron regala tre liberi a Ibaka sembra svanire ogni possibilità, ma Black Mamba fa e disfa all’Air Canada Centre e con due colpi dei suoi riesce a trascinare l’incontro all’overtime sul 105-105. Toronto va in difficoltà e compromette tutto, con Thompson che porta Cleveland sul +6 e non permette ai Raptors di rientrare, nonostante Van Vleet abbia la grandissima occasione del contro sorpasso e la spreca. Finisce così 112-113, in una serata in cui LeBron si prende una piccola pausa riesce comunque a risultare decisivo, ma anche grazie all’apporto, per una volta convincente, dell’intera squadra. I Cavaliers strappano così il fattore campo e indirizzano a proprio favore la serie già a partire da questa splendida gara-1.
GOLDEN STATE ALLUNGA – Torna Stephen Curry dopo un mese d’assenza e fa 27 punti subentrando dopo la panchina iniziale tra le fila dei Warriors, che adesso compiono così un importante passo avanti verso l’ennesima finale di Conference consecutiva. I Pelicans, però, venderanno cara la pelle per riaprire la serie, a cominciare da gara-3 che si giocherà nella notte tra venerdì e sabato allo Smoothie King Center. Un incontro, quello della Oracle Arena, scivolato via sul filo sottile dell’equilibrio: partono meglio gli ospiti, che nel primo parziale conducono di due punti con un punteggio molto alto (27-29), ma il bello deve ancora venire: Golden State risponde presente ed esce fuori alla distanza, chiudendo avanti il secondo quarto (31-26 il parziale).
La seconda metà di match prosegue sostanzialmente punto a punto (terzo quarto che si chiude sull’88-86 totale), con New Orleans che sembra poter impensierire i padroni di casa, almeno fino alla metà dell’ultimo periodo, quando salgono in cattedra André Iguodala e Kevin Durant, che si scatenano letteralmente nel finale riuscendo a trovare un break di +9 che non verrà mai del tutto colmato. Finisce dunque 121-116, i Warriors fanno valere il fattore campo e conducono sul 2-0 questa semifinale.