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Il proprietario Ted Leonsis e il GM Ernie Grunfeld sono la causa della terribile posizione momentanea dei Washington Wizards. Per la seconda stagione consecutiva, i Wizards hanno evitato di prendere una decisione necessaria per iniziare una ricostruzione completa, rimanendo a metà tra il tanking e la lotta playoff: la peggior posizione in cui stare se si vuole ridare slancio a un progetto ormai frammentato. Ora, a seguito degli eventi di questa stagione, il loro futuro è praticamente ipotecato, con poca o nessuna luce in fondo ad un tunnel stretto. Il gran numero di errori commessi sono iniziati con l’estensione che la franchigia ha proposto a John Wall. Questa è l’ultima stagione in cui verrà pagato meno di 20 milioni di dollari e il suo aumento di stipendio distruggerà il cap degli Wizards. Wall ha firmato un prolungamento quadriennale da 170 milioni di dollari che inizierà la prossima stagione.
Il problema è, come tutti sanno, che l’ex Wildcats probabilmente non giocherà almeno per i prossimi 12 mesi: dopo l’intervento chirurgico, che ha concluso anzitempo la sua stagione, Wall è caduto nella sua casa e ha dovuto subire un nuovo intervento chirurgico dopo l’infortunio. Washington pagherà Wall quasi 38 milioni di dollari nella prossima stagione, ma il giocatore non scenderà mai in campo. Il suo stipendio aumenterà ogni anno e nell’ultimo anno del suo contratto, quando Wall avrà 32 anni, sfiorerà quasi i 47 milioni di dollari.
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Non c’è molta speranza attorno al futuro di Wall. Non ha avuto una grande stagione 2017/2018 e quest’anno non ha avuto un buon anno. Ha segnato solo con il 44% dal campo e con il 30% dalla linea dei 3 punti su oltre cinque tentativi a partita. I Wizards hanno avuto un record di 11-21 con lui in campo in questa stagione, ma senza di lui attualmente hanno un record di 18-18. Dopo essere stato piuttosto costante nelle prime sette stagioni della sua carriera, Wall è sceso in campo in appena 73 partite nelle ultime due stagioni e mancherà anche l’anno prossimo. Il suo livello di gioco è diminuito, sta invecchiando ed è diventato di conseguenza molto soggetto agli infortuni. Washington ha avuto la possibilità di scambiare Wall all’inizio di quest’anno, quando le squadre hanno valutato l’interesse che i Wizards avevano nel muovere lui e Bradley Beal. I Wizards non hanno battuto ciglio nel tenerlo, ed ora sono bloccati con quello che potrebbe essere considerato il peggior contratto nella NBA.
Le squadre hanno anche sondato la disponibilità degli Wizards a scambiare Otto Porter Jr. Washington inizialmente ha respinto qualsiasi offerta per l’ala venticinquenne, ma poi lo ha mandato a Chicago in una trade usa e getta. I Bulls hanno mandato a Washington il cadavere di Jabari Parker e Bobby Portis. In 13 partite da quando è stato scambiato a Chicago, Porter sta facendo registrare i migliori numeri in carriera. Ha una media di 18.4 punti con il 48.6% al tiro e un 49.3% da tre con 6 rimbalzi e 3 assist per partita. Portis ha giocato bene ma sarà rescricted free-agent nella off-season del 2020. Washington non ha alcun interesse nel firmarlo di nuovo, considerando anche che non avrà una squadra per vincere. Parker è praticamente denaro morto, avendo una team-option da 20 milioni la prossima stagione. Washington dovrebbe essere pazza per esercitare quell’opzione, e nonostante la loro mentalità sia sbagliata, non penso talmente sbagliata da far prendere loro in considerazione questa orribile opzione.
I Wizards avrebbero potuto inserire Porter in un trade che comprendeva un giovane o una scelta, ma invece hanno optato per due giocatori che non avrebbero avuto alcun futuro con la franchigia. È stata un’opportunità per recuperare risorse per una ricostruzione necessaria, e hanno colto l’occasione. A proposito di ricostruzione, i Wizards si sarebbero potuti mettere nella giusta direzione per ripartire scambiando Bradley Beal alla trade deadline. Invece, se lo sono tenuti stretto: Beal è un giocatore fantastico e quest’anno ha accumulato numeri esuberanti con un’efficienza eccezionale. La sua partenza avrebbe fruttato una valanga di assets per Washington per dare il via ad un nuovo inizio. Insieme alla trade Porter, Washington ha scambiato Kelly Oubre con i Phoenix Suns per il 33enne Trevor Ariza. Come Porter, Oubre è esploso con la sua nuova squadra. Nel frattempo, Ariza non ha giocato bene dopo la trade, e inoltre sarà un free-agent nella prossima estate.
Nel processo di ricerca di giovani nel roster di Washington, non c’è molto da osservare al di fuori di alcuni giocatori.
Troy Brown, un rookie uscito dall’Università dell’Oregon, ha giocato a malapena in questa stagione, e sta iniziando adesso a ottenere minuti nelle rotazioni. È apparso nelle ultime otto partite e ha avuto la sua migliore prestazione nella sconfitta contro i Charlotte Hornets. Ha giocato 17 minuti in uscita dalla panchina e ha contribuito con 10 punti, 8 rimbalzi e 2 assist con 4-7 dal campo e 2-2 da tre. Brown è il miglior giovane del roster di Washington, che non è molto considerando quello che gli Wizards hanno a riguardo, ma è comunque è un buon giocatore in prospettiva. Ha solo 19 anni, è alto 2.01 metri e ha il potenziale per diventare un buon giocatore su ambo i lati del campo. I Wizards sono stati intelligenti a concedergli il maggior numero di minuti possibile durante questo finale di stagione, permettendogli di migliorare.
Washington ha anche trovato l’oro in Thomas Bryant, firmandolo dopo che il giocatore era stato tagliato dai Lakers. A 21 anni, Thomas ha il potenziale per svilupparsi come centro titolare degli Wizards, o diventare un buon giocatore in uscita dalla panchina. Ha una media di 9.8 punti e 5.7 rimbalzi in 19.3 minuti a partita in questa stagione, tirando con un 62.4% dal campo e 35.8% da tre. Tuttavia Washington ha continuato a fare scelte sbagliate, spostando Bryant in panchina a favore di Portis a fine febbraio, non permettendo a uno dei pochi giovani presenti a roster di avere l’opportunità di svilupparsi ed imparare e questo, non sorprendentemente, è un grave errore.
Ci sono molte altre questioni che circondano Washington. Dwight Howard, che ha giocato solo nove partite in questa stagione, ha un play-option per il prossimo anno. Scott Brooks non è riuscito a mantenere e migliorare una cultura vincente in quanto la squadra è crollata sotto la sua guida. I fallimenti della franchigia giacciono sulle spalle di Ted Leonsis ed Ernie Grunfeld, che si rifiutano di iniziare l’inevitabile ricostruzione della squadra. Hanno distrutto la loro collezione di assets e fatto tutto il possibile per rendere la ricostruzione imminente il più difficile possibile: il futuro a Washington appare alquanto cupo per il momento.
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