La notte italiana di domenica 26 maggio ha visto in scena lo svolgersi di una partita dei playoff NBA 2019. I Raptors riescono a vincere gara-6 e a raggiungere le finali NBA per la prima volta nella loro storia: decisivo un tremendo parziale di 26-5 inferto tra terzo e quarto quarto, dopo essere stati sotto anche di quindici lunghezze. Il migliore tra i canadesi e come al solito Kawhi Leonard (27 punti e 17 rimbalzi) seguito da Siakam (18 punti) e Lowry (17 punti). Eliminata Milwaukee nonostante i 21 con 11 rimbalzi di Giannis Antetokounmpo.
Toronto Raptors-Milwaukee Bucks 100-94 (Raptors vincono 4-2, HIGHLIGHTS)
Quando poco meno di un anno fa Masai Ujiri decise di licenziare coach Dwane Casey e sacrificare DeMar DeRozan per mettere al loro posto Nick Nurse e Kawhi Leonard, si è preso un rischio. Calcolato, ma pur sempre un rischio. Un allenatore rookie e una stella reduce praticamente da una stagione saltata e con la fortissima possibilità che si trattasse di un affitto di un solo anno. Se le cose fossero andate male, i Raptors sarebbero implosi e avrebbero dovuto ricominciare tutto da capo. Se fossero andate bene, invece, senza più l’ombra ingombrante di LeBron James a dominare la Eastern Conference, avrebbero potuto arrivare a giocarsi il titolo. E tra le due alternative, i Raptors hanno pescato la seconda: battendo i Milwaukee Bucks in gara-6, la franchigia canadese ha completato la rimonta da 0-2 nella serie per staccare il biglietto per le finali NBA, le prime nella loro storia. Un’impresa straordinaria arrivata al termine di una partita in cui “rimonta” è stata la parola chiave: per ben due volte i Raptors sono andati sotto di 15 lunghezze rispetto ai Milwaukee Bucks, arrivando agli ultimi due minuti del terzo quarto sul -12. Da lì in poi però Leonard ha firmato un parziale di 10-0 in cui ha segnato 8 punti e assistito gli altri due, mentre nell’ultimo periodo i suoi compagni hanno allungato il mega parziale fino al 26-5, suggellato da una schiacciata torreggiante di Kawhi sopra l’inutile intervento di Giannis Antetokounmpo. Era il momento che la Scotiabank Arena attendeva per esplodere, anche se poi ha dovuto soffrire fino all’ultimo complice l’ultimo disperato tentativo dei Bucks, tornati per due volte sul -1 grazie a un super Brook Lopez. Ogni volta, però, o la difesa di Toronto è riuscita a fermare l’attacco a metà campo di Milwaukee (la vera chiave su cui è girata la serie) oppure in attacco i Raptors hanno trovato canestri cruciali, come una tripla dall’angolo di Marc Gasol per il +4 a 3:50 dalla fine, l’unico tiro da tre segnato da Leonard su 8 tentativi a 3 minuti dalla fine (con rimbalzo prima sul ferro e poi sul tabellone, sulla falsariga del tiro decisivo contro Philadelphia) e un canestro da rimbalzo d’attacco di Pascal Siakam dopo una stoppata clamorosa di Antetokounmpo su Leonard. Giocate cruciali su cui i Raptors hanno costruito il loro successo, scatenando la festa al termine di un ultimo minuto di gioco interminabile per via delle interruzioni e dei replay da controllare.
Inevitabile che a prendersi le copertine sia Kawhi Leonard, che ancora una volta ha disputato una partita da miglior giocatore della Eastern Conference chiudendo con 27 punti, 17 rimbalzi, 7 assist, 2 recuperi e 2 stoppate in 41 minuti sul parquet. Non una partita perfetta, come testimoniano le 6 palle perse, le 7 triple sbagliate e anche 3 inusuali tiri liberi sbagliati, ma una prova di forza mentale e fisica speciale nel momento più difficile, caricandosi i compagni sulle spalle nel decisivo finale di terzo quarto e firmando le giocate più importanti del quarto finale nonostante i continui raddoppi della difesa di Milwaukee. Insieme a lui ci sono i 18 punti di Pascal Siakam, i 17 con 8 assist di un chirurgico Kyle Lowry e i 14 del solito, infallibile Fred VanVleet, che segnando 4 delle 5 triple tentate ha portato il suo totale a 14 su 17 da tre punti da quando e nato suo figlio Fred Jr. (dopo che nelle precedenti 14 gare aveva tirato 5 su 35). I Raptors hanno vinto perché sono stati mentalmente più forti degli avversari, prima ancora che tecnicamente o tatticamente: finiti per due volte sotto di 15 lunghezze, hanno sfruttato il momento giusto per ribaltare l’inerzia della partita e portarla dalla propria parte, con tutta la squadra che ha assorbito l’atteggiamento equilibrato di Leonard per farlo suo.
Tutti i risultati di domenica 26 maggio:
Toronto Raptors-Milwaukee Bucks 100-94