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Stephen Curry non ha giocato questa notte contro Philadelphia, ma i suoi compagni di squadra sono riusciti lo stesso a interrompere la striscia di 10 sconfitte in casa e a battere i Sixers. Il numero 30 dei Warriors è stato fermato da una normale influenza, inevitabile, tuttavia, l’associazione con il Covid-19, il virus a cui ormai da mesi la Cina prima e adesso il mondo intero stanno provando a porre un argine. “Non ci sono fattori di rischio specifici per Curry, la sua è soltanto un’influenza stagionale”, si legge nel comunicato che gli Warriors hanno subito voluto rendere pubblico. Steve Kerr ha poi aggiunto con i giornalisti: “Ero con Steph all’allenamento ieri pomeriggio e stava bene. Quando si è svegliato questa mattina però si sentiva febbricitante: so che il suo bimbo ha la febbre e probabilmente è stato lui a trasmettergliela. Abbiamo subito fatto una visita anche con i nostri dottori e c’è stato assicurato di non doverci preoccupare: è soltanto una febbre stagionale, nulla più”.
Stephen Curry status update: pic.twitter.com/FmqQm5xxl2
— Warriors PR (@WarriorsPR) March 7, 2020
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