Il commissioner Adam Silver ritiene che la NBA potrebbe organizzare nuovamente partite in Cina, cinque anni dopo che una controversia sulle proteste per la democrazia di Hong Kong ha provocato una reazione contro la massima lega nordamericana. “Penso che prima o poi riporteremo delle partite in Cina”, ha detto Silver giovedì alla Columbia University Sports Management Conference di New York. “Il governo cinese ci ha sospeso per un periodo di tempo. Lo abbiamo accettato, abbiamo mantenuto i nostri valori… chiunque nella nostra lega ha il diritto di parlare apertamente su questioni politiche”.
All’epoca il general manager degli Houston Rockets, Daryl Morey, pubblicò sui social un messaggio a sostegno delle proteste antigovernative di Hong Kong, scatenando una tempesta di polemiche per l’NBA nel redditizio mercato cinese. La Cina rifiutò di trasmettere due partite di preseason dando inizio a una serie di azioni che hanno portato Silver ad affermare che l’NBA ha subito conseguenze finanziarie “drammatiche”. L’emittente statale cinese CCTV ha posto fine a un blackout dell’NBA durato 18 mesi nel marzo 2022 e ci sono stati segnali di disgelo nei rapporti quando il sei volte All-Star Jimmy Butler ha intrapreso un tour del paese durante l’estate del 2023.