Travolto dallo scandalo con accuse di azzismo, sessismo e condotta inappropriata nei confronti di alcuni dipendenti, Robert Sarver, proprietario dei Phoenix Suns, ha messo in vendita la franchigia, inclusa quella femminile, le Mercury di Wnba. Una decisione forzata dopo la sospensione per 12 mesi decretata dal Commissioner Nba, Adam Silver. L’indagine è nata da un articolo di Espn, a cui Sarver aveva replicato definendosi “scioccato” dalle accuse e rivendicando con orgoglio “quanto fatto in tema di diversità e inclusione sia ai Suns che alle Mercury, in campo e fuori”.
Ora il nuovo comunicato: “Come uomo di fede credo nell’espiazione e nel perdono. Mi aspettavo che lo stop di 12 mesi mi desse il tempo di fare ammenda e togliere l’ombra delle mie controversie personali dalla squadra che io e i nostri tifosi amiamo tanto”, si legge. “Ma nell’attuale spietato clima è diventato dolorosamente chiaro che non fosse possibile. Che tutto il buono che posso fare o aver fatto viene sovrastato da quello che ho detto in passato. Per queste ragioni, inizio il processo di vendita di Suns e Mercury. Parole di cui mi pento oscurano quasi due decenni di organizzazione di una franchigia che ha riunito tanta gente in Arizona, grazie alla pallacanestro maschile e femminile”, conclude.